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K-19

Opinioni presenti: 38
Media Voto: Media Voto: 7.5 (7.5/10)

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Tensione dall'inizio alla fine

(9/10) Voto 9di 10

Tanta tensione in questo film, vuoi per la musica ed i suoni, vuoi perchè i sottomarini mi hanno sempre trasmesso inquietudine. Neeson è (come sempre) bravissimo. Ford pure, anche se non completamente addentro nei panni di un comandante russo dal carattere duro. Un film molto bello che consiglio vivamente...



Pauline, 41 anni, Mantova.




Il “Battello” di Kathryn Bigelow

(7/10) Voto 7di 10

Kathryn Bigelow, che in questo film quasi tutto al maschile è una delle poche presenze femminili, sembra prediligere l’elemento “acqua” per i suoi film, basti pensare a “ Point Break - Punto di rottura”, “Il mistero dell'acqua” e adesso questo “K-19” ovvero “The widowmaker” – “Il fabbricante di vedove” così era soprannominato a causa delle morti che aveva causato (27 in totale, dieci della quali avvenute addirittura prima di salpare in mare aperto). Impossibile non fare un confronto con “Caccia ad Ottobre Rosso” ma con tangibili differenze rispetto ad esso. “K-19” è migliore dal punto di vista prettamente tecnico e di realizzazione ma decisamente inferiore dal punto di vista dell’umanità: nel film di John McTiernan (del 1990) vi era uno strepitoso Sean Connery ed era la prima volta che i russi non erano poi così “cattivi”, K-19 manca invece di quella vena “romantica” che avevamo ritrovato nel film con Connery. Personaggi molto differenti quelli interpretati da Ford e Neeson: temerario ed ambizioso il primo (suo padre era stato un eroe della Rivoluzione ma era morto in un gulag), quanto è invece cauto il secondo. Vostrikov/Ford tiene gli uomini sotto stress a causa delle frequenti esercitazioni senza tenere presente gli effettivi problemi del “K-19” o “Il Battello” così come viene chiamato il sommergibile da tutti i componenti del suo equipaggio e porta gli uomini sempre al limite anche se ciò significa far correre loro dei seri rischi. L’unico momento di relax di tutta la missione è rappresentato da una sosta in superficie durante la quale i marinai giocano a calcio sulla banchina innevata e fannno fotografie. Egli solo alla fine metterà da parte la propria ambizione e prendendo una difficile decisione nonostante fosse consapevole del fatto che essa avrebbe potuto determinare la fine della sua carriera e forse condannarlo alla prigionia in un gulag come prima di lui suo padre. Polenin/Neeson è invece il comandante buono e comprensivo, aveva intuito quali erano i limiti del K-19, sconsigliandone l’uscita in mare, li aveva dichiarati apertamente ai suoi superiori e per questo era stato retrocesso al grado di vice-comandante. Egli conosce i suoi ufficiali e tutti gli altri membri dell’equipaggio ed è tenuto da loro in grande considerazione ma è anche un ufficiale leale che resterà sempre dalla parte del suo comandante, fino alla fine. Tra i due protagonisti decisamente migliore Neeson, considero infatti Harrison Ford (qui anche produttore esecutivo), nonostante l’indiscutibile fascino e carisma, troppo “americano” per la parte a lui assegnata. La pellicola è caratterizzata più da momenti commoventi ed eroici piuttosto che d’azione ma il culmine della commozione è alla fine della pellicola quando, 28 anni dopo, in occasione della caduta del muro di Berlino e con essa del Comunismo, Vostrikov/Ford incontra il suo vice comandante e gli uomini sopravvissuti del suo equipaggio al cimitero per commemorare i compagni defunti: come Vostrikov dice il loro senso del dovere non era stato dimostrato nei confronti della Marina o dell’Unione Sovietica ma nei confronti dei loro stessi compagni: i componenti della Famiglia (come essi amavano definirsi).



Maddalena, 40 anni, Milano (MI).




Il Battello di Kathryn Bigelow

(6/10) Voto 6di 10

Kathryn Bigelow, che in questo film quasi tutto al maschile è una delle poche presenze femminili, sembra prediligere l’elemento “acqua” per i suoi film, basti pensare a “ Point Break - Punto di rottura”, “Il mistero dell'acqua” e adesso questo “K-19” ovvero “The widowmaker” – “Il fabbricante di vedove” così era soprannominato a causa delle morti che aveva causato (27 in totale, dieci della quali avvenute addirittura prima di salpare in mare aperto). Impossibile non fare un confronto con “Caccia ad Ottobre Rosso” ma con tangibili differenze rispetto ad esso. “K-19” è migliore dal punto di vista prettamente tecnico e di realizzazione ma decisamente inferiore dal punto di vista dell’umanità: nel film di John McTiernan (del 1990) vi era uno strepitoso Sean Connery ed era la prima volta che i russi non erano poi così “cattivi”, K-19 manca invece di quella vena “romantica” che avevamo ritrovato nel film con Connery. Personaggi molto differenti quelli interpretati da Ford e Neeson: temerario ed ambizioso il primo (suo padre era stato un eroe della Rivoluzione ma era morto in un gulag), quanto è invece cauto il secondo.Tra i due protagonisti decisamente migliore Neeson, considero infatti Harrison Ford (qui anche produttore esecutivo), nonostante l’indiscutibile fascino e carisma, troppo “americano” per la parte a lui assegnata. La pellicola è caratterizzata più da momenti commoventi ed eroici piuttosto che d’azione ma il culmine della commozione



Maddalena, 40 anni, Milano (MI).




Film avvincente

(7/10) Voto 7di 10

Il film è molto ben stutturato e realistico. La vita all'interno del sommergibile è scandita da momenti di vita quotidiana, momenti di tensione tra i marinai e tra gli ufficiali, che creano nello spettatore un effetto di quasi presenza. L'ansia che si prova durante la visione è notevole sopratutto per gli eventi che accadono a bordo e sulle possibili ripercussioni su tutto l'equipaggio, nonche su ciò che può essere scongiurato all'esterno con impatto sull'equilibrio militare nel periodo della guerra fredda tra Russia ed Anerica. Il film merita di essere visto anche per il calibro dei protagonisti.



Carlo, 39 anni, Verona (VR).




Potere russo

(7/10) Voto 7di 10

I marinai russi hanno dimostrato, ancora una volta, il loro attaccamento alla patria, mentre il "Potere Rosso" come sempre ha messo tutto sotto chiave.....



Chentor, 37 anni, Firenze (FI).





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