Interessante documento sui tormenti e le inquietudini dei giovani di trent'anni fa (più o meno c'ero anch'io, non è poi cambiato molto in fondo). Però, al di là di qualche simpatica e acuta battuta, il film stenta a decollare, privo com'è di una trama 'forte' che lo sostenga.
Moretti ha sicuramente fatto di meglio in alcuni film successivi.
Film pieno di difetti ma anche pieno di spunti curiosi e di modi di dire che hanno fatto epoca.
Il film è slegato ,poco armonioso,mal montato,senza musica a fare da contrappunto eppure affascinante,vitale e genuino.
Scorcio di quello che è lo spirito morettiano trasposto in uno dei suoi primi film. Antipatico, vuoto, critico e non autocritico, evoluzione in negativo dello stereotipo sessantottino. Non c'è una trama, ma solo la fotografia di alcuni giovani che non rappresentano se non Moretti...e per fortuna: se i giovani di allora fossero stati racchiusi nei tratti di quelli protagonisti del film, oggi avremmo una società di depressi tendenti al suicidio. Ancora mi sto chiedendo come faccia la gente a ritenere Moretti un "maestro"...forse solo di cinismo e apatia.
il senso e l'intento del film sono buoni,,,culturalmente elevato, ,,rappresenta la mancanza di riferimenti di un gruppo di giovani romani al tramonto di ogni reminescenza sessantottina,,
Lo svolgimento però è patetico,,Moretti con il suo egocentrismo riempie la pellicola di azioni concettuali che risultano squallide,,è un film antipatico,,cinico ma non con se stesso,,presuntoso,,lo stesso regista come attore è fastidioso,,non posso dargli piu di 3