Dirigere un film che verte su un'argomento del genere è cosa ardua: si rischia di cadere nel patetico, di commuovere ricorrendo a sequenze "facili", di coinvolgere solo perchè è il tema affrontato ad interessare e turbare... il fascino dell'opera di peter mullan risiede appunto nella sua capacità di mantenere gusto ed equilibrio, di farsi apprezzare per le scelte narrative più che per la materia narrata. i momenti intensi sono innumerevoli: la memorabile sequenza iniziale, che rivela una capacità registica invidiabile, quella della messa all'aperto, che si conclude con la reiterazione senza indugio della stessa frase ("non sei un uomo di dio"), la proiezione del film di mccarey, che fa sgorgare dagli occhi della monaca lacrime sconosciute (è la scena in cui più che in altre si disvela un'ironia sottile ma ferocissima), il bacio che bernardette dà sulla fronte alla defunta... una nota di merito in particolare va alla scelta del titolo: inizialmente si è portati a credere che magdalene sia una delle ragazze del convento; poi, dopo le tre sequenze di apertura, quando il nome compare mentre sullo sfondo sono visibili quelli di tutte la altre ragazze, si capisce che non c'è "una" magdalene. magdalene è loro tutte insieme, magdalene è la loro condizione di "peccatrici" destinate ad una forzata espiazione, magdalene è ciò che loro sono costrette ad essere.
Uno squarcio al cuore,voglia di evasione,disprezzo per l'atteggiamento delle monache,che di religioso non hanno nulla.Siamo in Irlanda,intorno al 1964.Ti immedesimi nelle povere ospiti"vittime" di una delle tante lavanderie Magdalene,dove sono state "imprigionate",colpevoli di aver partorito figli illeggittimi o solo per aver peccato di pensieri impuri.Senti tutta la loro amarezza,partecipi alla loro tolleranza,alla sofferenza ingiusta che sono costrette a provare.Vivono senza domani,trascinando la loro esistenza,senza un barlume di speranza.Maltrattate dai genitori,allontanate da casa,ricevono dalle..."suore"...angherie e soprusi di ogni genere:dal taglio radicale dei capelli,alle punizioni corporali e alle peggiori umiliazioni.L'unica meta è il progetto di evasione:via da lì,ma lontano anche da quelle loro famiglie che le hanno ripudiate,per imparare nuovamente a "vivere"!
Trailer italiano (it) per Giselle (Dutch National Ballet) (2023), un film di Marius Petipa, Jean Coralli, Jules Perrot con Olga Smirnova, Jacopo Tissi,.
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