Forse ti sei fermato alla superficie del film,o forse nn conosci bene il periodo storico in cui è ambientato...secondo me ricalca bene quello che deve essere successo in quel periodo e nn mi sembra neanche troppo lontano da quello che accade ai nostri giorni in alcune zone del mondo cosidette "dimenticate".A volte le immagini e i gesti sono più importanti di tanti dialoghi che vanno a sminuire le cose...nn penso che per prendere quelle decisioni abbiano fatto tante riflessioni....il film secondo me lascia il segno e fa riflettere...
Il mio parere è che sia uno di quei film girati per passione, non per raggiungere il successo al botteghino. Non mi stupisco che alcuni non l'apprezzino; il fatto è che tratta un tema impegnativo e poco conosciuto come i massacri ad opera di spagnoli e portoghesi. Ammetto di essermene interessato anch'io solo dopo la visione di questo film che mi ha veramente colpito. Irons e De Niro si immedesimano perfettamente nei 2 personaggi, opposti di carattere, ma uniti contro lo stesso nemico. La colonna sonora è unica. Morricone resta il migliore in assoluto.
Pensato dall'italiano Fernando Ghia, Mission ha vinto la Palma d'Oro a Cannes e ha confermato il talento del quarantunenne Roland Joffé (suo era Urla del silenzio). L'idea del film era piuttosto ambiziosa, come pure la stessa Missione del 1750 organizzata da Padre Gabriel - Jeremy Hirons. Essa consistette nell'aver convinto una tribù india a vivere nel confine tra Argentina e Brasile compromettendo così le trattative di spartizione territoriale tra Spagna e Portogallo. Il luogotenente del prete è Rodrigo Mendoza - Robert De Niro, un ex mercante di schiavi che si è pentito di un fratricidio prendendo i voti. Ma il suo carattere è pur sempre bellicoso e duro, per questo Mendoza organizzerà una resistenza armata mettendo così a repentaglio ogni possibile soluzione pacifica nonché la stessa Missione. Joffé scava nella personalità dei due protagonisti: differenti come il giorno e la notte, uniti dal desiderio di portare a termine la loro impresa. Tale battaglia introspettiva è il principale motivo della riuscita del film, ma diamo anche atto della scenografia di Stuart Craig (tra gli esterni, le imponenti cascate dello Iguazù in Argentina) e della macroscopica colonna sonora di Ennio Morricone, forse una delle sue migliori. Una nota di demerito alla versione italiana: perché De Niro non è doppiato come sempre da Ferruccio Amendola? A causa di ciò gli spettatori più sprovveduti hanno stentato a riconoscerlo confondendolo col comprimario Hirons o addirittura con l'altro barbuto Roland Pickup che pure è stato già visto nel Verdi di Castellani. Infine, chi non si vuol godere appieno immagini e pathos, non trova di meglio da fare che accusare il film di filo-comunismo. Interessante, trattandosi di missionari religiosi. Ma forse solo per far ridere.
film come già detto ben fatto,sublime colonna sonora,cast eccezionale...l'unico difetto secondo me(anche se non si può definire propriamente difetto) e che è un film che non mi ha lasciato un significato...cioè mi commuove,mi fa emozionare però non mi spiega mai qualcosa...
do cmq 9 perchè se lo merita ampiamente....
Un BEL film.Purtroppo oltre alla buona storia e alle ottime interpretazioni, rimane la sensazione di una scarsa indagine sui due protagonisti, personaggi con vicende personali così tumultuose dai quali si poteva ottenere di più.
Inoltre la splendida musica di Morricone viene spremuta fino al midollo, usata in tutte le salse a commento di TUTTI i momenti salienti....
Non mi sembra comunque che si possa parlare di ipocrisia a favore della chiesa.La figura del Cardinale mi sembra più che sufficiente per replicare a tale critica.Basta ascoltare l'ultima frase del film...