Questo è quello che considero un film sublime.
"quel che resta del giorno" è una storia che parla dell'esattezza. o meglio:de "l'esattezza come sistema di difesa". cioè:
"se tu metti davanti a tutto il dovere dell'esattezza, quel che succede è che molti pezzi di vita, semplicemente non accadono. li fermi prima.[...]così, mr stevens, occupato a convertire tutto all'esattezza, non ha tempo di innamorarsi, non ha tempo di chiudere gli occhi al padre che muore, non ha tempo di avere una sua opinione politica, non ha tempo di avere opinioni in genere".
mr stevens non dice "io penso che", dice "mi vien fatto da pensare che"; non sistema l'argenteria con l'occhio attento dell'esperienza, ma col righello: è un eroe, a modo suo. un grande eroe, come tanti prima di lui ma con una particolarità: è un povero, piccolo uomo schiacciato dalla vita, che ha fatto della propria occupazione un senso, uno scopo. lui almeno un senso l'ha dato alla propria vita, ma non accuserebbe mai nessuno di non fare come lui, e addirittura viene scoperto mentre legge una bellissima e straziante storia d'amore, forse l'unica stravaganza di una vita esatta e precisa. il cinema non ci ha regalato tanti personaggi che alla fine della pellicola pensiamo di conoscere, ma mr stevens rimarrà nella mente di tutti coloro che vorranno visionare questa stupenda pellicola che, ora posso confessarlo, è il mio film preferito in assoluto..
e tu per tutto il film sei lì a pensare: ma porca vacca, stevens, non lo vedi che miss kenton è innamorata di te? perché ti comporti così, diavolo, perché? e pian piano ti sale su una specie di tristezza, perché a dire il vero non sei così diverso da lui, e se ci pensi bene lo sai il motivo: stevens agisce così per non sbagliare, per non farsi del male, perché ha paura.
eppure non deve essere quello il modo giusto per "salvarsi", e stevens alla fine se ne accorge, tant'è che parlando di lord darlington dice:"sua signoria è stato un uomo coraggioso. ha scelto un certo percorso, nella sua vita, che si è rivelato sbagliato; ma era quello che aveva scelto, così almeno può dire. perché io, invece, non posso nemmeno asserire questo."
e' questo l'unico momento in cui si incrina per un attimo qualcosa nell'animo di stevens. anzi, è l'unico momento in cui egli lo dice chiaramente. fino ad allora niente era riuscito a scalfire quella che proprio lui chiamava "dignità". e deve essere proprio questo che alla fine ti commuove: quel perdere così meravigliosamente composto, che fa di stevens una specie di eroe, a suo modo..
questa,di quel maestro di recitazione( sir hopkins),rimane e rimarrà la miglior interpretazione in assoluto.. e lo stesso vale per la thompson..questo è il capolavoro di ivory!
Già da tempo sono una fan di emma thompson, ma devo dire che quella di questo film sia una delle sue interpretazioni migliori! il modo di interpretare il suo ruolo è superlativo riuscendo talvolta, a mio parere, a superare anthony hopkins...
la fotografia crea una cornice alla vicenda del tutto unica, cotribuendo a rendere il film semplicemente perfetto!
Di Ivory ho incondizionatamente amato alcuni film, mentre altri mi sono parsi scipiti. Questo rientra nella prima categoria. Appoggiato da una sapiente sceneggiatura che mescola benissimo presente e ricordi,è riuscito a girare una storia che rischiava di dire ben poco allo spettatore.Il merito della buona riuscita è da attribuire anche al cast: certo Hopkins giganteggia, ma dove la mettiamo la poco nominata governante Emma Thompson? Come sa modulare lei le movenze delle mani con quelle dello sguardo l' ho visto fare ben poche volte da altre attrici. Se poi senti la sua voce in originale capisci perchè le abbiano conferito tempo fa la palma di "attrice tra le attrici" come la Meryl Streep britannica.
Incredibile come un film del genere sia poco noto..non mi dilungo,dico solo ke è sublime,hopkins unico,commovente la trama..profondo,romantico,intenso..il carpe diem è il significato!perfetto