Che sorpresa questo film di jim carrey!sinceramente non ne ero a conoscenza e casualmente oggi su rai 4 l'ho visto. Film intrigante con una trama ben strutturata e ritmi coinvolgenti. Dolce e romantico ma allo stesso tempo moralmente interessante. Bravissimi gli attori con una nota di merito al grandissimo Sydney Pollack. Merita davvero..non ve lo perdete!
Pete, mediocre sceneggiatore nell'industria cinematografica hollywoodiana anni '50, è (ingiustamente) sospettato di essere un cospiratore comunista antiamericano in un clima di "caccia alle straghe". Il destino vuole che finisca fuori strada con la sua Mercedes, cada in un fiume e si risvegli in una provincialissima cittadina privo di memoria. Gli abitanti della cittadina scambiano Pete per Luke, un loro giovane concittadino disperso nello sbarco in Normendia, complice la strabiliante somiglianza e la voglia di tutti di riavere a casa l'amato figlio, amico, fidanzato. Il "nuovo" ed inconsapevole Luke, quindi ridona la felicità al padre, rimettendo in sesto il vecchio cinema di famiglia, il "Majestic", trova l'intesa con la bionda fidanzata e trova la simpatia e l'approvazione dei concittadini, fino a quando, la memoria torna! Il Governo, intanto è sulle tracce di Pete che viene trascinato in aula ove si pretende che ammetta colpe non sue per essere scagionato. Ma l'esperienza nei panni di Luke ha profondamente segnato Pete, che trova il coraggio di non essere opportunista e di non cedere alla facile via della finta confessione. Pete, perdendosi, ha ritrovato se stesso e anche Hollywood non è più così attraente, almeno non quanto quella provincialissima ma sincera cittadina. Il film si apprezza in "crescendo" e benché, a tratti, emerga il solito "americanismo" zuppo di patriottismo, sani principi ed emendamenti vari, risulta gradevole.
Magnifica riconferma per un Jim Carrey oramai strepitoso anche e soprattutto in ruoli drammatici. La storia, molto interessante anche se un po' inverosimile, si regge appunto sulla sua capacità interpretativa, sulle sue espressioni e sui suoi dubbi circa la propria identità. Il film si divide simbolicamente in due parti: nella prima ora lo spettatore è alle prese con una commedia drammatica, nella quale un uomo che perde la memoria si ritrova in una sperduta cittadina dove viene scambiato per un soldato creduto morto in guerra e dunque festeggiato come eroe. Nella seconda parte, quando l'uomo riacquista la memoria e si scopre la sua vera identità, il film si evolve in un giallo giudiziario con un risvolto finale da commedia sentimentale. Dunque un'opera, tutto sommato,intensa, godibile ed impreziosita dalla genialità del protagonista, credibilissimo nel ruolo dello smemorato. Interessanti e profonde, in ultima analisi, anche le tematiche affrontate: il doppio, la perdita d'identità, la forza delle proprie convinzioni, l'importanza di difenderle. Consigliabile.
Frank darabont non è di sicuro un regista banale visto il calibro dei suoi film, tali "le ali della libertà" e "il miglio verde" e come in questi altri due anche in "the majestic" viene trattato sotto altre forme il tema dell'ingiustizia istituzionalizzata o della giustizia tiranna. qui il tema è un pò diverso perchè parliamo della persecuzione "schizofrenica" del maccartismo che era diventata come fu poi rinominata, una vera e propria "caccia alle streghe" di cui fu vittima anche l'illustre charlie chaplin! mccarty era un pazzo che in nome della ormai celebre quanto fantomatica "democrazia americana" inseriva nella lista nera chiunque pubblicamente esponesse ideali di umanità, fratellanza e amicizia nei confronti del prossimo. ai governi usa mai è interessato vivere in pace e in armonia, sempre meglio tenere il popolo sotto costante tensione e paura di un quanto mai ipotetico nemico comunista, nero, arabo o extraterrestre che fosse! perchè ormai è risaputo che la paura è un grosso indotto dal punto di vista economico.
Magistrale interpretazione di Jim Carrey in un ruolo difficilissimo che esalta ancora una volta le sue molteplici sfaccettature.Trama coinvolgente,che porta lo spettatore a identificarsi con il protagonista.Molto bella la scena in cui il protagonista viene finalmente riconosciuto per quello che realmente è.Bravissimo tutto il cast al completo,belle le scenografie,in un film che va rivisto più volte per essere goduto appieno.Unica nota di demerito al regista,per il ritmo a volte soporifero,tuttavia rivalutato dalla bravura indiscussa degli attori.Un film da non perdere.