A volte leggere le opinioni puo' essere dannoso. Quando le ho lette non ero sicuro che sarei andato a vedere questo fil. Poi, per fortuna, ho seguito il mio istinto e Scorsese non mi ha tradito. Un capolavoro didascalico sulla nascita del cinema, in cui il vero protagonista è appunto il cinema e non Hugo. Uno dei pochi film in cui si evince un 3D "d'autore", lo si vede già dalla scena iniziale con quel veloce carrello in avanti che porta al dettaglio degli occhi del piccolo Hugo nell'orologio della "Gare de Lyon".
Padre del primo studio cinematografico e dei film di fantascienza, creatore degli effetti speciali, delle dissolvenze e della pellicola a colori (ogni singolo fotogramma era dipinto a mano), scenografo, coreografo, autore, sceneggiatore, attore e regista; un solo nome: Georges Méliès, era il 1896. Nel suo primo 3D il maestro Martin Scorsese, adattando il romanzo “La straordinaria invenzione di Hugo Cabret” di Brian Selznick del 2007, ci racconta la vita del “Genio” francese, in un film a metà tra documentario e favola, attraverso gli occhi di un bambino, il piccolo Hugo. Nella Parigi degli anni venti Hugo, rimasto orfano del padre orologiaio dal quale ha ereditato la passione per la meccanica, vive segretamente tra le mura della stazione ferroviaria di Montparnasse occupandosi al suo interno della manutenzione e del funzionamento degli orologi. Ormai rimasto solo, il piccolo Hugo ha bisogno di scoprire qual' è lo scopo della sua vita, il suo posto nel mondo, un mondo che considera un unico grande meccanismo, un ingranaggio perfetto. Le macchine non hanno pezzi in più, hanno esattamente il numero e il tipo di pezzi che servono. Se il mondo è una grande macchina, Hugo è certo che ne fa parte per un motivo ben preciso. L’incontro con Méliès gli indicherà la strada. Scorsese rende omaggio al Padre del cinema "fantastisco", un uomo che con le sue opere insegnava e invitava gli spettatori a sognare, un mago che regalava un mondo a colori in un'epoca della storia ancora in bianco e nero.
L'unica cosa bella di questo film è Chloe Mortez, che meriterebbe un 10 e lode sempre x la sua unica e innocente bellezza. Per il resto film noioso, senza storia, finale scontato, attori buttati li a casaccio (Christopher Lee in primis), niente suspance, niente divertimento, niente di niente. Se questo è un film da 5 oscar, Le Ali Della Libertà (che nn è ha nemmeno preso uno) quanti ne doveva prendere, 90?
VOTO 10 per Chloe Moretz, VOTO 0 per tutto il resto, la media fatela voi....