Per puro caso mi e` capitato di vedere questo film sconsigliato da tanti che hanno gli occhi abbagliati dagli effetti spettacolari che di spettacolare hanno solo i costi per realizzarli.
Poetico nella sua semplicita`.
Ricco, ricchissimo di emozioni visive e stimolanti. Assai di piu` di film che si possono fregiare (solo grazie ai Produttori) di Oscar strombazzati in tutte le salse.
Scorrevole, come sono comunque scorrevoli i fiumi che procedono sinuosamente fra boschi e radure con improvvisi squarci su orizzonti lontani.
Mancheranno le emozioni personali del rafting, ma chi apprezza meglio il mondo che lo circonda se non quello che percorre a piedi un sentiero?
Delizioso e raffinato. Passa quasi inosservato, ma e veramente interessante il girovagare con un microfono in mano a raccogliere i suoni della natura.
Una dichiarazione d'amore per una terra che, fortunatamente, e` rimasta sconosciuta a chi poteva solo rovinarla.
Un tempo dedicato alla visione che in pochi dimostrano di meritarsi.
Un film dove gran parte di chi ha partecipato si deve essere divertito piu` che in qualsiasi altra occasione cinematografica. Questo fatto e` intuibile anche solo vedendo le riprese in presa diretta oltre che nel dietro le quinte.
Bravi tutti, nessuno escluso.
Sapeste quante cose mi ha fatto venire in mente...non ultima quella di andare a conoscere una Lucania che non credevo che esistesse. Parola di chi ha la Toscana nel cuore.
ci sono tanti film belli è vero, ma chi definisce questo film "un filmetto" non ci ha capito proprio nulla del cinema. Ha tante chicchè, musica, contenuto, fotografia, non chiede nulla allo spettatore, papaleo fortissimo, è un film godibilissimo che senza pretese, ti dà davvero il buon umore.
La Basilicata esiste, ma soprattutto l´amore esiste. Ce lo garantisce Rocco Papaleo che ce ne fa vedere sempre una faccia diversa, dall´amore per la musica, che viene trasmesso anche agli spettatori da una splendida colonna sonora, all´amore per la pesca, cosí vero che ti porta a liberare i pesci dopo averli pescati, per magari poterli pescare ancora tante altre volte e diventarne amici. E poi l´amore che da Adamo ed Eva in poi ha regolato piú o meno tutte le vicende umane. Uomini che amano donne, donne che amano uomini; mogli, amanti, mamme, zie, figlie, sorelle che amano uomini che le capiscono, che ne percepiscono la magica esistenza, che ne accolgono i doni, dal panino con la frittata ad una fuga a venti giorni delle nozze. Regia curata, fotografia da premio, dialoghi una volta tanto interessanti e divertenti senza idiozia, attori che ce la mettono tutta, compreso l´esordiente e convincente Max Gazzé. La motivazione che ha condotto gli ideatori di questo film non deve essere stata minore di quella dei protagonisti del viaggio a piedi. Hanno chiesto e (meno male) ottenuto i finanziamenti pubblici, hanno spesso fatto di necessitá virtú, ed alla fine hanno avuto ragione. Ne é venuto fuori un piccolo capolavoro. Voto dieci e lode senza condizioni, soprattutto perché il cinema italiano e il Sud hanno bisogno di film come questo. Basilicata on my mind.
Il film non è esente da difetti e probabilmente sarebbe bastato qualche plus qua e là per renderlo veramente perfetto, magari aggiungendo qualche sfumatura alla trama o semplicemente una maggiore caratterizzazione dei luoghi visitati o un'interazione più spiccata con la gente del posto.
A parte qualche nota e qualche piccolo rammarico per il meglio che avrebbe potuto raggiungere, quest'opera prima di Rocco Papaleo è veramente ispirata: si percepisce la partecipazione dell'autore con i luoghi, le storie e i personaggi, offre degli spaccati di un'Italia sconosciuta ai più e sempre più remota, un contorno musicale godibilissimo e originale con quell'ironia un po' surreale che da sempre caratterizza i brani del regista, attore, cabarettista, musicista (etc.), che già avevo apprezzato nella sigla finale di "Quelli della speciale" ormai tanti anni fa!
Insomma, grande Rocco!!
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(6.5/10)
