Volevo fare i miei complimenti a Sergio Rubini, regista che stimo e che non mi ha mai deluso, per la bravura con cui ha ideato, diretto e interpretato questa pellicola. Bravi anche Scamarcio e la Puccini.
Il film decolla dopo i primi minuti, la trama è avvincente e non presenta neanche un punto morto. Perfetta la scenografia, la scelta degli ambienti interni ed esterni e la colonna sonora. Era da tanto che non vedevo un film così. Bellissimo!
Rubini si ripete, come è stato per la terra, in un gran finale ottimamente giostrato che va a delineare difinitivamente la follia di lulli/rubini. un finale in cui lo spettatore viene assalito da flash di frasi e scene viste nel corso della storia rimanendo a bocca aperta. (non entro nei particolari per coloro che non hanno visto il film). personalmente credo che l'uccisione di adrian scala sia un' "opera d'arte" di lulli, progettata nei minimi dettagli manipolando le menti di gloria e adrian. certo è un'opinione molto soggettiva. comunque grande regia e fotografia e grande anche scamarcio che finalmente affronta un ruolo degno di essere chiamato tale dopo le "prove" in mio fratello e' figlio unico. si nota moltissimo la mano di rubini e proprio grazie a questo che scamarcio si è lanciato in un'interpretazione molto spinta che va oltre le aspettative di tutti. davvero brava anche la puccini inserita magnificamente nel personaggio con un particolare metodo di recitazione teatrale che poi è con quel metodo che rubini ha voluto enfatizzare la drammaturgia. per chiudere rubini è grandissimo nell'interpretazione del suo personaggio, perfettamente modellato nell'aspetto e nel modo di parlare. voto dieci a rubini & co.
L'ho visto principalmente per rubini che mi piace sia come regista che come attore . Film che intriga parecchio e che lascia lo spettatore in ansia fino alla fine. bisognerebbe in italia fare più film cosi.
finalmente un film tipo thriller coinvolgente,all'inizio non si capisce niente, cosa irritante ma poi a metà nasce la curiosità, sufficiente per rimanere incollati allo schermo fino alla fine.
Prima di iniziare questa recensione, mi sembra doveroso dire che l'ho riconosciuto dai fotogrammi della scena tra Sergio Rubini e Vittoria Puccini. sapevo solamente che l'attrice, nota più che altro per fiction televisive, prestava il corpo e la voce alla protagonista femminile, Gloria. Non è errato, credo, affermare che la trama del film ruoti attorno a questa giornalista d'arte, fidanzata con lo scultore Adrian Scala (Riccardo Scamarcio) e amante del critico d'arte che si occupa del ragazzo.
questa premessa spiega ampiamente, credo, il titolo della mia recensione: la coppia Scamarcio/Puccini si fa testimone della bravura dello stesso regista nel dirigere e dell'accuratezza e precisione con la quale Rubini sceglie ogni singolo dettaglio, dal cast al minimo oggetto scenico, al fine della realizzazione di un buon film; riuscendo ad interpretare anche una parte di rilievo all'interno della sua stessa pellicola.
Ogni personaggio del film risulta ben caratterizzato da una sfumatura di negatività sempre maggiore rispetto a quelli che gli gravitano intorno; sebbene il dominante risulti essere sempre un Sergio Rubini folle di gelosia verso il protetto artista e l'ex amante, la conclusione del dramma sarà affidata ad un dettaglio apparentemente insignifica e lascerà nell'animo dello spettatore un pizzico di malinconia