George Clooney dopo "Confessioni di una mente pericolosa", dà ancora prova delle sue capacità registiche. Basti vedere l'ottima sceneggiatura e l'ottima ricostruzione dell'epoca.
E'un film documento,praticamente a meta'fraun film e
un documentario.Seppure esponga tutto molto bene,parla di fatti edi eventi gia'noti, e gia trattati anche dalla stessa cinematografia :es."Il prestanome"di W.Allen.Comunque le analisi dei personaggi,e gli stessi
dialoghi sono tutti svolti molto bene.E molto buona e'
anche la ricostruzione storica del clima di"caccia alle
streghe" esistente nell'America di quegli anni,valorizzata anche da un realisto bianco-nero.
L'unico limite,appunto,rimane quello che il film rischi
di sfondare delle porte aperte perche',come gia'detto,
cita fatti ed eventi gia'discussi e conosciuti.
mi è piaciuto sia per lo stile rigoroso in bianco e nero che ultimamente non è proposto da molti, la trama, le problematiche affronatate dal giornalista e il coraggio di essere se stessi indipendementemente dal rischio che si può avere nella società. Ho riscoperto un Clooney meraviglioso come regista oltre che come attore. Mi è piaciuto anche il suo non essere primo attore e come persona
Ho visto questo film di recente, oltre alla sua ottima fattura, un cast di notevole bravura e una regia esemplare, ho necessariamente dovuto apprezzare la forza di quei valori che ispirano e hanno ispirato la tanto vituperata america nel corso della sua breve storia.
se c'è qualcuno che crede che oggi, con la tv che ci ritroviamo, esistano in italia esempi di giornalismo animato da così alti prinicipii, legati all'unico interesse della verità e del rispetto delle regole democratiche...beato lui.
un film che tutti dovrebbero vedere ma soprattutto capire.