Film intenso, realistico, commovente e che da speranza.
Realizzato come tanti ma sincero come pochi. Avviso ai naviganti. Coach Ken Carter esiste e la storia è vera!!
un film molto profondo e sopratutto a ki piace il basket e da vedere una colonna sonora belixima "let drummer kik" consiglio a tt di vedere questo film è stupendo
Nn ci sn parole x deskrivere l'immensità e la bellezza di un film del genere,km nn ci sn parole x deskrivere la kolonna sonora del film .Kommovente la frase di Timo Cruz
prima della partita kontro il San Francis
Coach Carter non è un capolavoro, ma un solido film di costume e pallacanestro il cui lieto fine è scolastico e non sportivo.
Ovvero: la squadra perde la gara del torneo finale di High School a San Francisco, al primo turno e con un tiro allo scadere degli avversari; ma i ragazzi, asini a scuola, capiscono la lezione di un sobrio Samuel L. Jackson, prendono il diploma e finiscono quasi tutti al College.
In barba alla percentuale dell’anno prima pari al 6%.
Conosciutissimo negli States, dove ha esordito al primo posto nel box office incassando 67 milioni di dollari contro i 30 di costi di realizzazione, il film non ha avuto lo stesso successo (e la stessa promozione) in Europa, dove si è fermato a complessivi 9 milioni.
Lungo più di due ore senza eccessivi passaggi a vuoto, il film si concentra sulla battaglia, persa nella sostanza ma vinta nel concetto e nell’apprendimento dei ragazzi, di Ken Carter, chiamato ad allenare la sua vecchia Richmond High School: sulla base di un “contratto” fatto coi giocatori, il rendimento scolastico, di mezzo punto superiore alla media, è fattore determinante per far parte della squadra. Ma non solo: nel momento in cui tutti o quasi i componenti rimangono sotto la decenza dei voti, Carter decide di chiudere la palestra dando vita a una vera e propria serrata.
Non si gioca finchè il consiglio d’istituto decide, ai voti, che la decisione di Carter è insubordinazione alle regole: ma quando Ken torna in palestra per dirigere il primo allenamento dopo il suo personalissimo lockout, al posto di dieci ragazzi in pantaloncini e maglietta trova libri, scrivanie e gente che studia.
La storia prende spunto dalla realtà, lo sponsor tecnico che fornisce scarpe e attrezzatura a tutti inizia in punta di piedi ma verso la fine deborda un po’.
Rispetto ad altri film sportivi, Coach Carter non prevede cameos di giocatori, allenatori e personaggi del nostro mondo come accaduto in quasi tutti gli altri film di genere: l’unica eccezione riguarda il commentatore sportivo Bob Costas.
Questo film è da 10! assolutamente. per uno a cui piace il basket ed è praticante della cultura hip hop questo è un film da non farsi scappare. colonna sonora stupenda! storia vera, molto bella. grande coach carter!