Bravo daniele che ha elogiato come merita questo grande film di dario argento e george romero.non mi sento di aggiungere altro.
vorrei però dire che anche il primo episodio di romero è all'altezza del film.
non sono infatti d'accordo con chi ha detto che george romero ha un pò fatto calare il valore di questo film con il suo episodio.
l'episodio di argento è + delirante e visionario e naturalmente io amo il suo stile.
ma penso che romero si difenda bene regalandoci un bel gioiellino che in un certo senso parla anch'esso di zombi (tema caro al regista).
"due occhi diabolici" è un perfetto mix di orrore e terrore, che sono due cose un pò diverse ma che fuse insieme sono il massimo.
e poi dietro ci sono gli incubi di edgar allan poe.
dobbiamo andare a rivedere film come questi, cercarli perchè specialmente questo non è molto diffuso.
gli horror di oggi non esplorano tanto paure e deliri come i vecchi film.nemmeno tanto vecchi(questo è dell'89).
da vedere assolutamente
l'ho visto proprio ieri sera, e mi è piaciuto un casino questo film, io adoro questo genere horror e splatter insieme molto belle entrambe le storie soprattutto la seconda, quella del gatto nero!
Lo consiglio a tutti, ma soprattutto agli amanti di questo genere!
e consiglio anche a tutti di vedere I delitti del gatto nero, sempre di George A. Romero che secondo me è ancora più bello di questo, anche se è molto simile, con tre storie diverse (a proposito ho cercato se trovavo una recensione nel vostro sito ma non l'ho trovata)
Belli entrambi ma specialmente il secondo film ( il gatto nero )dove mi ha particolarmente colpito , oltre la bravura degli attori ( eccellente Harvey Keitel nel giustificarsi coi poliziotti nella parte finale del film ) , anche la scenografia ( bellissimo l'albergo su quel lago ) nonche' e soprattutto la colonna sonora .
Mi sono scaricato e visto solo il secondo episodio. E' ben fatto, Argento dei bei tempi e rende omaggio al bellissimo libro di Poe, a cui, sinceramente, avrei dedicato un film "intero" e non un episodio di 55 minuti.
Le scene clou sono veramente di effetto, specialmente quella finale.
Attraverso due episodi(di un'ora circa ciascuno di durata)rispettivamente George Andrew Romero e Dario Argento hanno realizzato un omaggio allo scrittore del brivido Edgar Allan Poe.Il primo episodio("I fatti nella vita di mr.Valdemar")è un thrilling dai risvolti fantasiosi che,solo nella seconda parte,sfocia,senza cadute di stile,nell'horror.Direi che è una storia interessante da seguire perchè,a modo suo,colpisce ed impressiona per alcuni inquietanti risvolti della vicenda.Tuttavia,io ritengo che se Romero(anzichè di dirigere i vari "Zombi"e cose simili)si fosse dedicato sempre a questo tipo di film dell'orrore si sarebbe dimostrato meglio di quel che è stato ed ancora è.Davvero o.k.George!.Per quanto riguarda il secondo episodio,invece,("Il gatto nero")devo dire che ne sono rimasto più che entusiasta:il grande Dario è riuscito ancora una volta a narrare una storia di autentica follia e di sadiche deviazioni.Il fotografo Rod Usher(davvero bravo e credibile Harvey Keitel)è specializzato nell'immortalare orribili cadaveri e scene raccapriccianti di omicidi.La pazzia che gia di per se alberga nella sua testa esplode,un giorno,sulla gatta nera della sua convivente,Annabel.Gli avvenimenti che seguiranno trascineranno la vita di Rod in un tunnel di violenza e di morte...fino ad un finale che non concede pietà.Argento ha costruito una vicenda davvero molto suggestionante,la cui atmosfera è avvolta da un'aria sinistra e piena di aspetti agghiaccianti,da brivido.Contribuiscono alla buona riuscita dell'episodio anche molte scene emblematiche:l'uccisione della prima gatta;l'omicidio di Annabel;l'impalamento immaginario di Rod;le scene in cui Usher da sfoggio della sua perversa cattiveria;le sequenze conclusive della storia.Da ricordare assolutamente la sequenza in cui Rod si diverte a torturare il felino sottoponendolo a ossessivi flash fotografici(in questa scena,ho ritrovato il sapore di film come"Tenebre").L'ambientazione della vicenda negli Usa non apporta fattori negativi alla riuscita dell'episodio:anzi,come per "Inferno",risulta pienamente consono alla vicenda,e non toglie nulla al miglior stile argentiano,pur più tipicamente italiano(ma stavolta lo spostamento della storia in America era d'obbligo).Insomma Dario ancora una volta non m'hai deluso:omaggio a Poe indubbiamente riuscito;scene terrificanti e molto emblematiche;soggetto e sceneggiatura senza vuoti;ottimi attori(anche,in un piccolo ruolo,Martin Balsam);violenza molto trascinante(per me,soprattutto a livello psicologico,oltre che visivo).Questo film dovrebbe essere più rivalutato da tanti cultori del cinema horror e da diversi fan di Argento:è una pellicola che,fra questi suoi meriti,ha anche quello non meno trascurabile di aver rispolverato,in chiave cinematografica,due inquietanti gioielli dell'horror letterario.Dario,in particolar modo,c'è riuscito,a mio giudizio,molto di più.
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(8/10)
