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Non-Stop











Dal Bruce Willis di “Die hard 2-58 minuti per morire” (1990) allo Wesley Snipes di “Passenger 57-Terrore ad alta quota” (1992), di eroi d’azione a bordo di aerei di linea dirottati ne abbiamo visti non pochi nell’ambito della Settima arte.
Quindi, avendo raggiunto Liam Neeson – soprattutto grazie a “Io vi troverò” (2008) e al suo sequel “Taken-La vendetta” (2012) – lo status di uno dei più apprezzati action hero cinematografici d’inizio XXI secolo, era lecito aspettarsi che, prima o poi, lo avremmo trovato nei panni di uno sceriffo di volo impegnato a dover sventare l’ennesima minaccia proto-11 settembre 2001.
Anche se, in realtà, sotto la regia del sottovalutato Jaume Collet-Serra che già lo aveva diretto nel serrato “Unknown-Senza identità” (2011), il bravo attore irlandese, a differenza di quanto accadeva nei due succitati titoli, non è qui impegnato a menare le mani e impugnare armi per attuare il liberatorio massacro di cattivi, ma si trova costretto ad individuare chi sia l’ignoto individuo che, tramite sms, minaccia di uccidere un passeggero ogni venti minuti se non gli vengono versati centocinquanta milioni di dollari su un conto bancario.
Infatti, mentre la candidata al premio Oscar Julianne Moore fa da secondo nome noto del cast interpretando una donna in viaggio, è una lenta attesa volta ad accompagnare un coinvolgente crescendo di tensione quella che caratterizza la prima parte della oltre ora e quaranta, capace di trasmettere immediatamente allo spettatore il desiderio di scoprire l’identità del terrorista.
Desiderio che, man mano che viene ribadito che il controllo non esiste su niente in quanto è soltanto un’illusione e che veniamo a conoscenza sia del tormentato passato sia dei problemi con l’alcool che affliggono l’interessante protagonista, cresce con l’avanzare dei fotogrammi, destinati a lasciar emergere indizi e false piste.
Con l’aumento dei cadaveri di innocenti, fino alla non originalissima ma neppure prevedibile rivelazione conclusiva di un mai noioso giallo a tinte thriller su due ali che, in risposta a chi asserisce (erroneamente?) che la sicurezza altro non è che una menzogna, provvede a testimoniare che gli eroi fanno ciò che è necessario, senza avere bisogno di essere ricordati o riconosciuti.

La frase:
- "Non vi sembra una situazione conosciuta?"
- "Crede voglia far cadere l’aereo?".

a cura di Francesco Lomuscio

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