TAORMINA FESTEGGIA LA TURCHIA
GRAN GALÀ PER FESTEGGIARE LA TURCHIA, QUEST'ANNO OSPITE D'ONORE DEL TAORMINA FILM FEST, VENERDÌ 20 GIUGNO.
La serata presentata da Serra Yilmaz, che vedrà in anteprima mondiale THE TOUCH di Ozay Fecht oltre alla proiezione del bellissimo AI CONFINI DEL PARADISO di Fatih Akin, sarà animata dal concerto di Baba Zula, uno dei gruppi di Istanbul che meglio esprime in musica la sintesi tra Oriente e Occidente. Nella loro musica si fondono la memoria e i suoni del rock psichedelico degli anni Sessanta, una voce femminile e melodie da "Mille e una notte", elettronica e strumentazione tradizionale turca.
Fondati nel 1996 da Murat Ertel , Levent Akman e Emre Onel, il gruppo si è sempre caratterizzato per una "formazione aperta" alla collaborazione con musicisti e artisti appartenenti a diversi campi. I rapporti con il cinema e il teatro sono peraltro una costante del lavoro di Baba Zula, che ha realizzato diverse colonne sonore per film e piéce teatrali. Le collaborazioni per cui sono più noti in Europa sono tuttavia quelle con musicisti "occidentali", come il celebre mago del dub Mad Professor, londinese di origini giamaicane.
A un suono "progressivo" e al tempo stesso "viscerale" si accompagnano spesso dei testi politicamente espliciti.
Il concerto di venerdì 20 giugno al Teatro Antico di Taormina è un'occasione per vederli dal vivo in Italia, in uno spettacolo nel quale non mancheranno le "psicodanzatrici del ventre" che animano i loro show, e che si preannuncia di forte impatto sonoro e visivo.
E' un grande piacere introdurre il pubblico di Taormina al nuovo cinema turco - commenta la direttrice del Festival Deborah Young - La Turchia è al momento il più vibrante ed emozionante tra i paesi mediterranei produttori di cinema, ed è stato incredibilmente facile trovare titoli realizzati negli ultimi tre anni e meritevoli di essere proiettati. Atilla Dorsay, il rinomato critico cinematografico che ha curato la selezione di questi film, sarà con noi per presentare la retrospettiva. Il tributo al cinema turco culminerà domani, 20 giugno, in un Gran Galà, che consisterà in una serata di musica, cultura e cinema nel Teatro Antico, alla presenza dei principali attori, attrici e registi del Paese. Un ringraziamento speciale va al Ministero della Cultura della Turchia e all'Ambasciata Turca a Roma per il loro generoso ed entusiastico supporto di questa sezione.
I film turchi presentati a Taormina Film Fest:
1. TAKVA di Özer Kiziltan ( English title : A MAN'S FEAR OF GOD ) - 2006
2. YUMURTA di Semih Kaplanoglu ( English title : EGG ) - 2007
3. ÜÇ MAYMUN di Nuri Bilge Ceylan ( English title : THREE MONKEYS) - 2008
4. BES VAKIT di Reha Erdem ( English title : TIMES AND WINDS ) - 2006
5. BABAM VE O?LUM di Cagan Irmak ( English title : MY FATHER AND SON) - 2005
6. GITMEK di Hüseyin Karabey ( English title : MY MARLON AND BRANDO ) - 2008
7. KADER di Zeki Demirkubuz - 2006
8. THE TOUCH di Özay Fecht (cortometraggio)
Un altro film turco, TATIL KITABI - SUMMER BOOK di Seyfi Teoman (2008) è in gara per il Concorso Mediterranea, sezione per la quale sarà assegnato il Golden Tauro al Miglior Regista, Migliore Interpretazione e Premio Speciale della Giuria, presieduta dal regista Ferzan Ozpetek.
BREVE STORIA DEL CINEMA TURCO
Grazie agli sforzi di registi, sceneggiatori, attori, attrici e operatori turchi, il cinema turco ha raggiunto oggi un grande risultato ed è riuscito a competere con la potente industria cinematografica straniera. È diventato un'arte moderna riconosciuta in tutto il mondo, con una grande popolarità all'estero e nei festival del cinema, in cui ha ottenuto premi e riconoscimenti.
Tra il 1923 e il 1939 il cinema turco fu costellato da artisti di teatro, tra i quali Muhsin Ertu?rul, figura portante. Gli anni '30 furono caratterizzati da commedie, vaudeville e film in opera-style. Il periodo tra il 1939 e il 1950 fu un periodo di transizione, basato sul cinema precedente e proteso verso il cinema successivo chiamato "periodo degli artisti del cinema". Durante gli anni '50, aumentarono il numero e la qualità dei film e l'industria cinematografica iniziò ad assumere forme proprie. Si distinsero registi come Lütfi Akad, At?f Y?lmaz, Metin Erksan, Memduh Ün e Osman Seden.
Nel 1966, record per il cinema turco con la produzione di 240 film in un anno, Y?lmaz Güney diresse "At, Avrat, Silah" ("Cavallo, Donna e Pistola"). Lo stesso anno, il film di Lütfi Akad "Hudutlar?n Kanunu" ("La Legge del Confine"), fu il film più visto di quel periodo. Akad e Güney scrissero la sceneggiatura di questo film e Güney interpretò il ruolo principale.
Negli anni '80, apparve una nuova generazione di registi di successo. Ali Özgentürk, Ömer Kavur, Sinan Çetin, ?erif Gören, Yavuz Turgul, Zülfü Livaneli furono i registi più importanti di questo periodo a livello internazionale. In quegli anni, a parte i film sui problemi sociali, c'era la tendenza a fare film sulle turbe individuali, soprattutto sulle donne in cerca della propria identità e sulle emozioni umane. Durante questo periodo, nei film turchi si nota una ricerca di nuovi modi di espressione. Si diffondono le commedie.
Negli anni '90, nonostante la diminuzione del numero di film, ci fu comunque un aumento di qualità, grazie alla collaborazione con il Ministero della Cultura. Alla fine degli anni '90 uscirono molti film, che riscossero successo ai botteghini e ai festival internazionali.
Dal 2000 a oggi, il cinema turco sta attraversando il periodo più creativo dal punto di vista della qualità e dell'originalità. Grazie a registi, sceneggiatori e attori molto motivati, il cinema turco si sta sviluppando in tecnica, stile, originalità al di là dei limiti convenzionali, confermando così il suo posto d'onore nello scenario cinematografico internazionale. Il 2007 in particolare è stato un anno di grandi soddisfazioni e riconoscimenti per il cinema turco. Tre film in particolare si sono distinti nelle sale di tutto il mondo: "Yasamin Kiyisinda" (Il limite del cielo), "Takva" (La paura di Dio di un uomo) e "Yumurta" (Uovo). Altre produzioni turche hanno riscosso successo internazionale come "Mutuluk" (Beatitudine) di Abdullah Oguz, "Riza" di Tayfun Pirselimoglu e "Beynelmilel" (Internazionale) di Sirri Sureyya Onder e Muharrem Gulmez. "Il limite del cielo" del regista turco-tedesco Fatih Akin ha ricevuto numerosi premi a festival cinematografici internazionali, fra i quali il premio della Giuria ecumenica al 60mo Festival di Cannes. Grandi successi, riconosciuti a livello internazionale, sono i film di Ferzan Ozpetek, di cui ricordiamo "Il bagno turco" (1997), "Harem suaré" (1999), ambedue co-produzioni Italia-Turchia, oltre ai notissimi "Le fate ignoranti" (2001), "La finestra di fronte" (2003), "Cuore sacro" (2004), "Saturno contro" (2007).
I film turchi hanno raggiunto nuovi livelli da un punto di vista tecnico e, recentemente, hanno ottenuto il record di pubblico, in competizione con i film europei e americani. Così non c'è stato solo un incremento di pubblico, ma anche di investimenti e interessi dello stato. Oggi, i film turchi cercano di trattare i delicati problemi sociali con una seria ambizione artistica, usando un linguaggio artistico contemporaneo. Tutto ciò comporta un gran aumento di qualità dei film prodotti. L'aumento di dipartimenti universitari specializzati in questo settore, la nuova generazione di registi, attori e attrici, gli aiuti da parte dello stato, la competizione tra cinema e televisione e i riconoscimenti internazionali sono tra i fattori principali del successo del cinema turco.
Domani anche Campus con Filippo Nigro e proiezione di Summer Book per il concorso Mediterranea e Paisito di Ana Dìez per Oltre il Mediterraneo.
(19 Giugno 2008)
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