ULTRAS NEL MONDO: CURVE INFUOCATE
PER LA NUOVA SERATA "VIETATO ALLE DONNE" DEL GIOVEDÌ SERA, DISCOVERY CHANNEL PRESENTA, IN PRIMA VISIONE ASSOLUTA, LA NUOVA SERIE "ULTRAS NEL MONDO: CURVE INFUOCATE" (FOOTBALL HOOLIGANS INTERNATIONAL), IN ONDA DAL 4 OTTOBRE ALLE ORE 22.00, CON REPLICA IL MARTEDÌ ALLE ORE 23.00.
E' un dato di fatto che la violenza nel calcio rappresenti un problema serio ed incessante in tutto il globo. In un viaggio all'interno delle tifoserie Discovery Channel cerca di scoprire la verità su questo fenomeno, andando direttamente a contatto con il mondo degli ultras: i gruppi di hooligans che portano la violenza organizzata nel "gioco più bello del mondo".
La serie "Ultras nel mondo: curve infuocate" compie un esperimento unico ed entra fre le tifoserie più note, violente e organizzate: dall'Inghilterra alla Russia, dal Brasile ai Balcani, arrivando anche in Italia, protagonista dell'ultima puntata della serie. Una tappa fondamentale del percorso del conduttore Danny Dyer che entra in contatto con le tifoserie di Roma, Lazio, Juventus, Atalanta e Brescia.
Danny Dyer, che presenta questa serie disincantata ed avvincente, ha recitato la parte di Tommy Johnson nel film del 2004 Football Factories, che racconta la storia di un giovane hooligan inglese. Ma come dice Danny, "quello era solo un film'. Ora, per il nuovo programma di Discovery channel che lo vede protagonista, Danny deve incontrare le vere tifoserie che stanno dietro le squadre di calcio, vedere le partite insieme ai membri di ciascuna tifoseria, e parlare perfino con i loro capi.
Danny, dopo aver girato la serie, ha spiegato come quest'ultima illustri "un livello completamente nuovo della violenza nel calcio". Lo spettatore, infatti, potrà vedere scene di Danny filmato dalle telecamere in mezzo a tafferugli, sotto il lancio di gas lacrimogeni, o perfino sotto i colpi di armi da fuoco. "Ultras nel mondo: curve infuocate" racconta la storia vera della guerra sugli spalti.
Ogni episodio si occuperà di un paese diverso e dell'incidenza del fenomeno hooligans nel calcio del paese esaminato. La serie analizzerà la storia di questo fenomeno, la sua evoluzione in ciascun paese, e il ruolo delle tensioni razziali, sociali e religiose nell'escalation del problema. Mostrerà anche come, malgrado gli sforzi delle autorità per cercare di controllare il comportamento degli hooligans, vi sarà sempre una frangia di tifosi di calcio pronti a guerreggiare a qualunque costo.
Descrizione degli episodi
Inghilterra
In questo episodio Danny osserva la violenza ed il fenomeno hooligans che ha accompagnato in modo indissolubile il calcio inglese nel corso degli ultimi 30 anni. Nel viaggio nella sua terra scoprirà come questo paese abbia esportato la cosiddetta "malattia inglese" nel resto del mondo.
Scozia
La storia scozzese è costellata di esempi di coraggio ed eroismo, di cui buona parte per difendere l'onore e l'integrità della nazione. I Romani fallirono e gli Inglesi dovettero ricorrere alla corruzione per riuscire a forzarne l'unione. Perciò non è certo una sorpresa venire a sapere che la recente generazione di uomini in gonnellino e bevitori di whiskey possiede anch'essa le sue aspre rivalità e tradizioni barbare. La Scozia è sede di una delle più terribili rivalità di tutto il calcio.
I Balcani
"Il calcio", diceva George Orwell, "è una guerra senza spari". Tuttavia in Croazia ed in Serbia, Danny scopre che sparare è invece una parte non irrilevante dell'esperienza calcistica.
Olanda
Gli Olandesi vennero a contatto per la prima volta con la malattia del teppismo calcistico negli anni '70, quando la squadra inglese del Tottenham giunse in Olanda per giocare contro il Feyenoord. Venne etichettato come il giorno in cui il calcio olandese perse la propria innocenza, poiché centinaia di hooligans inglesi si scontrarono con la polizia ed i tifosi del Feyenoord dentro lo stadio.
Facendosi contagiare da questa malattia, gli Olandesi si sono poi spinti oltre, costruendosi ben presto una terribile fama.
Polonia
La fama degli hooligans polacchi è fra le peggiori in Europa. Dimostrano regolarmente ai supporter provenienti da altri paesi che sono loro i tifosi di cui aver paura. In occasione di una recente partita Polonia - Inghilterra, gli hooligans inglesi, un tempo temuti, si sono rintanati nei bar per sfuggire ai tifosi polacchi che ne hanno bersagliato le finestre con lanci di mattoni. Quando i Polacchi si sono resi conto che gli Inglesi non avevano nessuna intenzione di farsi coinvolgere in una rissa, hanno cominciato a darsele fra di loro, lasciando totalmente sgomenti anche i tifosi inglesi.
Russia
La Russia è uno tra i paesi europei in cui la cultura della violenza nel calcio è maggiormente in fase di sviluppo ed attiva. In Russia esiste una parte elitaria della società che può godere della nuova ricchezza del paese, mentre la maggioranza della popolazione è costretta nell'estrema povertà; e questo è il terreno di coltura perfetto per fare crescere il fenomeno degli hooligans.
Argentina
Ogni weekend a Buenos Aires centinaia di autobus colmi di tifoserie hooligans ("Barra Bravas") attraversano la città per andare alle partite e a scontri organizzati.
Tuttavia in Argentina le tifoserie sono in realtà dei supporter di professione. Le "Barras Bravas" sono parte del tessuto calcistico argentino.
Brasile
Si può affermare che il Brasile è il paese più violento del mondo: la terra del sole, del samba e delle sparatorie.
I gruppi di tifosi hanno cominciato a diventare popolari negli anni '60 e '70 e vengono chiamati Torcidas. Sono di fatto le tifoserie delle società di calcio, benché non tutti i loro membri siano hooligans. Ma tra l'enorme moltitudine di persone che le costituisce vi troverete lo zoccolo duro, armato di pistole da usare negli scontri.
o commentato dal vivo dalla televisione.
Turchia
Il popolo turco ha un forte senso dell'onore e d'identità nazionale. Il fanatico tifo calcistico, la diffusa cultura dell'uso del coltello ed una faida in corso con gli hooligans inglesi rendono questo viaggio particolarmente eccitante ma pericoloso per Danny.
Italia
L'Italia ha una storia tristemente nota di violenze nel calcio. Questa cultura non ha preso spunto, come altrove, dalla Gran Bretagna ma si distingue dalle altre ed è solamente italiana. In Italia, c'è stile, non è semplicemente una rissa tra ubriachi, ma è una passione che pervade tutti i livelli della società. Il paese vive e si nutre di calcio, ed ogni città ha le sue tifoserie.
(26 Settembre 2007)
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