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L'Histoire de Richard O.
Incupito dalla bella fotografia di Patrick Ghiringhelli ("Requiem for Billy the kid"), il prologo si presenta già in maniera tetra, mostrandoci un omicidio che termina l'incontro tra il protagonista Richard O., ottimamente interpretato da Mathieu Amalric ("Munich"), ed una donna la cui fantasia sessuale risiede nell'essere stuprata.
Poi, superati i titoli di testa, torniamo indietro di qualche settimana, quando l'uomo, desideroso di fare conoscenze eccitanti, si getta nella seduzione a tutti i costi in una Parigi estiva, ma che il regista, attore e sceneggiatore Damien Odoul ("En attendant le déluge") tende a ritrarre invasa da una grigia atmosfera generalmente umida.
Forse al fine di generare analogie con i vari liquidi fisiologici che spesso, in maniera più o meno disgustosa, vengono tirati in ballo durante i vari momenti di eccitazione sessuale ai limiti dell'hard (ma anche al di là dei limiti) che Richard consuma con varie figure femminili.
Una carrellata che comprende vietnamite, grasse, magre, sboccate e maggiorate di derivazione vagamente felliniana, le quali, non esenti da difetti, finiscono per emanare, ognuna in maniera diversa, una certa carica erotica, mentre facciamo luce (???) su un perverso universo legato alla sfera delle fantasie nascoste dell'altro sesso, a detta della maggior parte delle protagoniste più eccitato nel farsi dominare dal maschio che nel dominarlo.
Per approdare ad un epilogo corredato perfino di significativa sequenza onirica, in seguito al quale appaiono abbastanza chiare le intenzioni principali dell'opera: ribadire l'importanza dell'amore per far sì che il rapporto di coppia venga portato avanti in maniera serena, beffandosi di perversioni e trasgressioni dettate dalla facile emulazione che caratterizza il quotidiano vivere nel terzo millennio. E ne è affascinante testimonianza la sequenza in cui le nuvole in cielo si aprono proprio nel momento in cui il bravo Stéphane Terpereau, che veste i panni di un amico di Richard, trova la donna con cui probabilmente condividerà un'intensa storia sentimentale.
Troppo retorico? No, soltanto sincera verità raccontata attraverso poco più di 70 minuti che si lasciano tranquillamente guardare, pur non essendo adatti a tutti.
La frase:
- "L'amore con la vita, l'amore con la morte"
- "La morte con l'amore, la morte con la vita"
Francesco Lomuscio
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