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Isabella
Macao fu stabilito come porto commerciale in estremo oriente da parte dei portoghesi nel 1557. Nel 1974 divenne parte del territorio cinese ma sotto la tutela amministrativa del Portogallo, finché nel dicembre del 1999 non divenne una città a statuto speciale all'interno della Repubblica popolare cinese, che promise alla città portuale cinquant'anni di non interferenza nello sviluppo economico e sociale del centro produttivo.
Isabella è ambientanto a ridosso di questo passaggio, ed è inframmezzato da quadri che illustrano episodi di corruzione da parte delle forze dell'ordine di Macao, coinvolte in traffico di armi, di stupefacenti e di collusione con le triade, pericolose organizzazioni criminali che controllano molte attività illecite nell'estremo oriente. Quindi è abbastanza evidente che in questo film proveniente da Hong Kong ci sia un forte legame tra vicenda politica e vicenda umana che forse sarà immediatamente comprensibile ad un abitante di quella città, ma che risulta di difficile decodifica ad un occidentale. Il protagonista è un poliziotto locale, che dopo molti anni scopre di avere una figlia. Tra i due nasce un rapporto incerto all'inizio, ma che si consolida con il passare del tempo che unirà i due in un reciproco sentimento di rispetto e comprensione reciproca. Isabella è il nome del cane della ragazza che le era stato regalato dalla madre, morta recentemente per una grave malattia. Ma era anche il nome della madre della ragazza. Forse è un riferimento ad Isabella del Portogallo, e alla conservazione di un'eredità coloniale risalente a quesi cinquencento anni prima. Come sembrano confermare le osservazioni di un informatore del poliziotto, sempre pronto a criticare i portoghesi perché popolo di pirati e sempre pronto a consigliare all'agente di stare lontano dal "cibo portoghese". Ma anche questo poliziotto sembra avere qualcosa da nascondere, ed il finale nasconde una riconciliazione con il passato per assicurare un futuro alla figlia appena ritrovata.
Il regista di Isabella riesce a realizzare un film storicamente complesso, ma visivamente accattivante, con uno studio accuratissimo delle inquadrature ed una scelta della colonna sonora molto felice, sempre adatta al mood di ogni sequenza. In conclusione una canzone portoghese. Elegia od addio?
La frase: "Adesso ti faccio vedere come si rompe una bottiglia".
Mauro Corso
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