Final Destination
Questo, a quanto pare, è l'anno dei film che incutono timore e orrore. Si è parlato di presenze soprannaturali, del Signore delle Tenebre e di vangeli scomunicati, la casa di produzione americana, la New Line, tratta dell'argomento che terrorizza di più, con cui tutti devono, alla fine fare i conti: la Morte.
Un gruppo di persone riesce ad ingannare la temibile Signora, grazie alle improvvise premonizioni di uno studente, Alex Browning (Devon Sawa "Giovani Diavoli", "Fuori di Cresta"), ma tutti alla fine dovranno andare incontro al proprio destino. Il film ha indubbiamente una chiave originale: pur essendo un thriller, l'argomento trattato e l'atmosfera illusiva e soprannaturale, hanno un non so che di inquietante, di troppo realistico, per non esserne toccati. La sceneggiatura è basata su una storia scritta da Jeffrey Reddick, mentre la regia è affidata a James Wong, noto per aver scritto alcuni dei più angoscianti episodi di "The X-Files", e candidato agli Emmy per "Musing of a Cigarette Smoking Man".
L'approccio visivo è il cuore di "Final Destination", l'obiettivo è stato quello di presentare qualcosa di spaventoso e destabilizzante, qualcosa che potesse far sentire a disagio, ma difficile da definire. Per creare l'effetto giusto a far sentire quella sensazione di disagio sono state usate delle prospettive forzate e oggetti che sembrano vagamente fuori posto, per descrivere il modo in cui è cambiato il mondo dei superstiti, e il senso di angoscia che provano e farlo sentire anche agli spettatori. Ogni set è stato ricostruito due volte, in modo da rappresentare la scena prima e dopo l'incidente al quale i protagonisti sopravvivono, nel secondo set tutto sembra innaturale, ma la differenza non attira l'attenzione, ma crea un inquietante situazione indefinibile.
Anche gli effetti speciali, però, hanno un ruolo rilevante: ad esempio, è stato ricreato un modello in scala di un Boing 747, su un enorme cardano idraulico, costruito in circa due mesi, che contiene 89 persone ed è usato per filmare le scene sconvolgenti che accadono a bordo dell'aereo destinato a esplodere. Alla fine delle riprese gli attori si sono ritrovati di fronte allo sconcertante concetto della fine, e al continuo tentativo di gabbare la Morte. Pensiero che prima o poi ha colpito chiunque, ma che in questo film assume una realtà sconcertante, tanto da sembrare ai "Confini della Realtà".

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