In home video L’agenzia dei bugiardi, 10 giorni senza mamma e Attenti al gorillaTris di commedie in dvd con L’agenzia dei bugiardi, 10 giorni senza mamma e Attenti al gorilla di Francesco Lomuscio30 maggio 201912:40
Il loro motto è “Meglio una bella bugia che una brutta verità”.
Sono un seducente Giampaolo Morelli, un Herbert Ballerina esperto di tecnologia e il nuovo arrivato apprendista Paolo Ruffini, ovvero i tre componenti di una diabolica agenzia mirata a fornire alibi ai propri clienti. Sono i tre protagonisti de “L’agenzia dei bugiardi” di Volfango De Biasi, rifacimento made in Italy del francese “Alibi.com” di Philippe Lacheau, in cui il regista stesso, nei panni del protagonista, finiva per trovarsi in una situazione piuttosto complicata proprio come, appunto, accade in questo caso a Morelli, il quale si innamora di una Alessandra Mastronardi paladina della sincerità. Perché lui non immagina affatto che lei sia la figlia del fedifrago Massimo Ghini, il quale gli si è rivolto per nascondere alla consorte Carla Signoris una scappatella con una giovane aspirante cantante mediocre dal volto di Diana Del Bufalo e in cerca di un posto nel mondo dello spettacolo.
Trailer italiano per L'agenzia dei bugiardi (2019), un film di Volfango De Biasi con Giampaolo Morelli, Massimo Ghini, Paolo Ruffini. Il seducente Fred, l’esperto di tecnologia Diego e l'apprendista narcolettico Paolo sono i [..] Il resto, lo fa uno scherzo del destino che vuole uomo, amante, moglie e figlia di lui ritrovarsi casualmente in vacanza nello stesso posto, segnando l’inizio di una frenetica corsa contro il tempo che non può fare a meno di tenere altamente occupati i tre dell’agenzia nell’intento di non consentire alla realtà dei fatti di venire allo scoperto. Man mano che si apprende che si perdona in proporzione a quanto si ama e che, con un’esilarante apparizione per la rock star Piero Pelù, tra una risata e l’altra vengono bene o male riproposti intreccio, situazioni e dialoghi del film originale, dai demenziali sbatacchiamenti di un cagnolino al momento della festa in maschera con travestimenti da supereroi. Con sezione extra rappresentata da trailer e quasi quindici minuti di backstage, lo rende disponibile su supporto dvd Warner, che lancia in home video anche un altro remake tutto italiano: “10 giorni senza mamma” di Alessandro Genovesi, il cui modello di partenza è la commedia argentina “Mamá se fue de viajie” di Ariel Winograd. Un remake che vede Fabio De Luigi obbligato a fare il “mammo” a tempo pieno – nonostante sia professionalmente più che impegnato – ai tre figli di due, dieci e tredici anni, dal momento in cui la consorte Valentina Lodovini decide di partire per dieci giorni di vacanza. Una situazione che lo conduce a trovarsi faccia a faccia con le problematiche dei tre, durante la circa ora e mezza di visione che, tra scherzi escogitati da uno di essi (compresa un’assurda esplosione in ufficio!) e un imprevisto che lo porta a perdere parte dei denti per farlo ritrovare fornito di una buffa parlata, tira in ballo anche una sorta di Mary Poppins nostrana dalle fattezze della già menzionata Del Bufalo, cacciata dal posto in cui lavorava perché sorpresa a rubare delle viti a farfalla. Del resto, girato prevalentemente in interni e sfruttando soprattutto campi stretti e riprese eseguite tramite macchina a mano, pur strizzando l’occhio soprattutto al pubblico dei bambini non manca di affrontare le tematiche del precariato e del contratto a tempo indeterminato e determinato il film di Genovesi, accompagnato nel disco da trailer, dodici minuti di backstage e quasi nove di papere nel comparto del disco riservato ai contenuti speciali. Ma non è finita qui, perché, per chi volesse proseguire la serata casalinga all’insegna della leggerezza tricolore da schermo, è sempre Warner ad aggiungere al proprio catalogo “Attenti al gorilla” di Luca Miniero, che prende il via da un interrogativo: sono gli animali ad aver bisogno degli uomini o viceversa? Prova a risponderci l’avvocato fallito Frank Matano, che, intento a recuperare la stima della famiglia e l’amore di sua moglie Cristiana Capotondi, da cui è separato, fa causa allo zoo della città e la vince, trovandosi però costretto a portarsi in casa il primate del titolo. Lo spunto che, con Lillo Petrolo (al quale viene affidata un po’ tutta l’ironia) e nuovamente la Del Bufalo a supportarlo nell’occuparsi del gorilla nell’attesa di trovargli una degna sistemazione, risulta utile per mettere in piedi una favoletta di taglio chiaramente animalista. Una favoletta in cui ascoltiamo anche i pensieri dello scimmione (la voce è di Claudio Bisio), che canticchia addirittura gelato al cioccolato; al servizio di un bizzarro insieme non privo di animalisti in affari ed esilaranti citazioni cinefile, qui proposto in un’edizione corredata di trailer e sette minuti di backstage.
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