Volesse il cielo
Sebbene affermi non poter fare a meno della magia del teatro, l'attrazione del cinema č altrettanto irresistibile per Vincenzo Salemme e, pur passando da una pičce all'altra in giro per l'Italia, trova il tempo di sceneggiare, dirigere ed interpretare anche un film. Nella sua ultima fatica cinematografica non ha voluto lasciare la sua "famiglia" teatrale, e costruendo una storia "miracolosa", chiede agli attori con cui lavora a teatro di accompagnarlo nell'avventura e ricoprire alcuni ruoli.
Non mancano naturalmente gli attori e amici di sempre nei ruoli principali: Maurizio Casagrande e Rocco Papaleo. Ma soprattutto e finalmente Salemme affida il ruolo della protagonista femminile ad un'attrice vera: Tosca D'Aquino.
La storia č indubbiamente curiosa, e nel suo genere piuttosto originale. Tutto comincia con una ragazza che entra in lacrime in una chiesa e prosegue con un inseguimento dell'ispettore di polizia Massa che si interrompe violentemente contro un cassonetto dal quale esce fuori uno sconosciuto nudo e senza nome. Una divertente avventura che nasce e si racconta all'ombra di un commissariato tutto napoletano, nella periferia di Roma, in cui tra i curiosi e improbabili personaggi si sviluppa una storia d'amore con un finale a sorpresa che coinvolge i Santi pių famosi del paradiso.
Una commedia leggera dicevamo, in cui forse la morale c'č ma senza pesare troppo sul risultato. Si ride e ci si commuove. Attori tutti bravissimi, in una napoletanitā irruente ma mai sopra le righe, contenuta ma non troppo. Ad eccezione forse per il personaggio interpretato da Biagio Izzo, sedicente "coro", nell'accezione greca del termine, quasi privo di battute ma, ahimč, non di smorfie esagerate.
Valeria Chiari
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