Valiant
Dai produttori di Shrek 1 e 2 ecco un nuovo lungometraggio di animazione per famiglie: Valiant.
Il nostro protagonista è un piccolo e intrepido piccione inglese che, durante la seconda guerra mondiale, entra a far parte dell'esclusivo corpo dei "Piccioni Viaggiatori al servizio di sua Maestà", incaricati di portare al di là della Manica importanti messaggi degli alleati.
Fra avventure pericolosissime, ricerca di riscatto, di onore e di gloria, il nostro eroe, aiutato da una banda di scalcinati piccioni, riuscirà a portare a termine una delle missioni più importanti della guerra, tale da averne condizionato addirittura l'esito.
Il film prende spunto da una pratica realmente usata durante le due guerre mondiali:l'uso dei piccioni per trasportare messaggi e di altri animali per diverse mansioni (facendo loro anche un piccolo tributo), per trasmetterci una morale che, sebbene sia un po' ripetitiva, per un pubblico molto giovane non guasta mai, ovvero che l'impegno, il coraggio, la dedizione e l'amicizia, portano tutti molto lontano, anche gli individui più improbabili.
Diversamente da quanto era successo per i già citati Shrek 1 e 2 questo film è indirizzato quasi esclusivamente ai bambini, che rimarranno sicuramente entusiasti dell'avventura e della simpatia dei personaggi. Ci sono le solite citazioni di film famosi (tra queste un riferimento molto soft ai vari sergenti/addestratori della storia del cinema: dal terribile Hartman di "Full Metal Jacket" al più conosciuto Foley di "Ufficiale e Gentiluomo" ), ma la storia è stilizzata e i personaggi molto stereotipati. Ottime invece le atmosfere grigie che riescono ad esprimere al meglio l'orrore della guerra.
La computer graphic, che caratterizza anche Valiant, sta compiendo passi da gigante, migliora la qualità delle immagini ad ogni film, riuscendo a dare sempre più l'impressione della realtà e a raggiungere livelli incredibili di precisione nelle ricostruzioni grafiche di sfondi e simulazioni tridimensionali, con costi sempre più contenuti, infatti Valiant vanta alcuni primati fra i quali un budget di "soli" 40 milioni di dollari, cifra irrisoria rispetto a questo tipo di film, e una lavorazione di soli due anni.
Il film è comunque piacevole, da vedere in famiglia.
La frase: "Non è certo la grandezza dell'apertura alare quella che conta! Ma quella del tuo fegato!"
Ilaria Ferri
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