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The Family Man
Ecco il nuovo film, decisamente natalizio, di Nicolas Cage, una commedia su ciò che sarebbe potuto essere e ciò che è realmente, quindi niente cadaveri, niente astronavi e niente torbide storie di sesso (né sullo schermo, né, purtroppo, in sala - sarebbe stato un piacevole diversivo).
Avete mai letto il "Canto di Natale" di Dickens, quella storia in cui un vecchio avaro, nella vigilia di Natale, viene visitato da alcuni fantasmi, e rivive sia il suo passato che il suo probabile futuro? Immagino di si! Allora avete anche visto ,più o meno l'ultimo film di Brett Ratner (Rush Hour - Due Mine Vaganti), in cui uno yuppie rampante, single, figlio del dio denaro, si trova improvvisamente a dover vivere come un comunissimo uomo della media borghesia americana; con una moglie (la sua ex fidanzata di liceo), due figli piccoli e d un lavoro non proprio esaltante e con una retribuzione non certo faraonica (addio vestiti di Ermenegildo Zegna).
Lo spessore della sceneggiatura è abbastanza esile e, oltre ad avere un costante senso di "dejà vu", ci troviamo di fronte ad una trama abbastanza prevedibile e stereotipata. Ad eccezione di alcune battute particolarmente felici e di qualche trovata interessante, sia i dialoghi che l'intreccio sono piuttosto semplicistici.
La prova di Nicolas Cage è sicuramente di buon livello. Certo è avvalorata dal placet del regista che lo considera l'attore ideale per impersonare un ruolo per il quale è previsto un cambio di registro sostanziale (passare da un ricchissimo broker ad un ordinario padre di famiglia, non deve essere facilissimo), ma lo ricordiamo certamente tutti in "Face Off" nel quale ha dovuto affrontare una problematica simile. Da parte sua anche Téa Leoni ("Bad Boys" - la moglie di David Duchovny di X-Files) si trova a suo agio, a proposito, avete mai notato che è una sorta di Tom Cruise femminile, ha gli stessi tratti del viso tanto da sembrare sua sorella.
Fotografia e regia sono di stampo scolastico, d'altronde il regista Brett Ratner, specializzato in video musicali e film d'azione, è qui alla sua prima prova nel campo della commedia. Sicuramente più interessante la colonna sonora che fonde grandi classici, anche operistici, a motivi più attuali.
La chicca:Il produttore del film, quando gli è stato sottoposto il soggetto, ha detto: "...il protagonista è un eroe con una grande dignità...che intraprende un cammino originale, strano ed impegnativo"; meno male per lui che non ha letto il "Canto di Natale", così ha potuto conservare l'ingenuità dei suoi dodici anni e credere di aver creato qualcosa di completamente nuovo.
La frase:"Le vecchie fiamme sono come le vecchie dichiarazioni dei redditi, le metti in fila nell'armadio per tre anni e poi te ne liberi."
Valerio Salvi
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