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30 Maggio 2008 - Conferenza stampa
"Tutto torna"
Intervista al regista e al cast.
di Andrea D'Addio
Alla presentazione capitolina, presso il cinema Farnese, di "Tutto torna" sono intervenuti il regista Enrico Pitzianti, il produttore Andrea Fornari e la scrittrice Michela Murgia, sarda come l'intero progetto prodotto e distribuito dalla Zaroff Film.
La produzione…
Andrea Fornari: Per me è stata la prima esperienza. Da una parte c'è la contentezza per essere riusciti ad arrivare fino a questo punto, ad una distribuzione nazionale, dall'altra c'è la preoccupazione per il finanziamento pubblico. Quello che è inizialmente un sostegno e che come contro ha già il fatto di arrivare dopo molto tempo, quando quasi tutto il lavoro è stato fatto, diventa poi un vero e proprio problema nella sua fase successiva.
La distribuzione…
Andrea Fornari: Anche nella distribuzione abbiamo usufruito di un fondo pubblico, sarebbe stato impossibile farlo uscire da soli. Siamo un film indipendente nel senso che non abbiamo dietro l'appoggio di una grande major come Rai e Medusa. In Sardegna, comunque, è già uscito da circa un mese e abbiamo quasi raggiunto i diecimila spettatori. Sarà interessante vedere cosa succederà nel resto d'Italia.
Enrico Pitzianti: Al Warner Village di Cagliari hanno confermato la programmazione della nostra pellicola per la quarta settimana consecutiva.
Michela Murgia: Se sono qui non è perché si parla di un film sardo o indipendente. Io sostengo le belle idee e questa lo è. Non è una vetrina per il turismo, ma un concetto: un'isola che diventa porto d'arrivo per gli extracomunitari, ma di partenza per i sardi stessi.
Il dialetto…
Enrico Pitzianti: Siamo rimasti fedeli alla realtà di Cagliari. Lì si parla l'italiano con alcuni intercalare dialettali.
Il bel periodo del cinema e della letteratura sarda…
Michela Murgia: Non ci sono scuole e tra scrittori, come tra registi, non ci si parla. Oltretutto se poi si va a vedere, i temi affrontati sono i più disparati. Sonetàula, ad esempio, parla di una Sardegna di molti anni fa. Il film di Pitzianti parla di Cagliari e Cagliari non è tutta la Sardegna.
Dopo tanti documentari, un film di finzione…
Enrico Pitzianti: Io non credo ci sia differenza tra finzione e documentario. La lezione del maestro DeSeta docet, in tal senso. L'importante è come raccontare storie per immagini. Nel mio futuro c'è sia un documentario sui Tuareg che un nuovo lungometraggio di finzione.
Il personaggio della vecchietta…
Enrico Pitzianti: Mi è stato ispirato da una donna che abitava nel mio palazzo quando stavo a NewYork. Per quanto si trattasse di una donna detestata da tutti per via del cattivo odore e dell'assenza di igiene, lei era perfettamente inserita nel sistema sociale. E' una figura per certi versi biblica e si presta a varie letture. La mia speranza era che ad interpretarla fosse Brigitte Bardot, ma quando avevamo organizzato tutto il lavoro di pre-produzione, eravamo troppo stanchi anche solo per provare ad andare a Parigi per convincerla ad accettare.
Michela Murgia: Il sacco che si porta sempre appresso io l'ho visto come una metafora della casa. Lei se la porta sempre dietro, ovunque vada, con lei c'è la sua identità, le sue radici. Le stesse che si porta con sé chi parte lontano dalla Sardegna.
Il cast…
Enrico Pitzianti: Non ci siamo affidati a delle società di casting, ma l'ho fatto io stesso. Molti sono dei non attori, persone incontrate lì sul luogo delle riprese, altri sono i reali barbieri e salumieri della zona. Antonio Careddu, il ragazzo protagonista, aveva solo fatto dei corsi di teatro, Yonaiki l'ho trovata a Cuba quando non speravo più di trovare un vero transessuale che fosse in grado di recitare la parte di Lorena. L'aspetto più importante del lavoro con gli attori è comunque consistito nell'aver provato tutte le scene per un mese prima delle riprese. E' stato un lusso che mi sono voluto concedere e che trovo fondamentale per una buona riuscita del film, in Italia purtroppo è sempre più raro che si faccia.
Le musiche…
Enrico Pitzianti: Gavino Murgia è un polistrumentista eccezionale che suona nell'orchestra di Mauro Pagani. Ha solo 35 anni, è un grandissimo talento, è stato un onore aver collaborato con lui. Io gli ho dato solo il suggerimento di trovare dei suoni che ricordassero la tradizione sarda, combinati con le esigenze di ritmo e atmosfera della pellicola.
Il finale…
Enrico Pitzianti: E' stato riscritto più e più volte. Nella prima stesura della sceneggiatura, quella del 2004, il protagonista finiva a lavorare in un call center, ma mi sembrava un tema superato e volevo chiudere con un'apertura.
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