07 Settembre 2009 - Conferenza
"Chavez - l'ultimo comandante"
Intervista al regista.
di Mauro Corso

Alla fine della conferenza stampa del documentario di Oliver Stone su Chavez e sul suo influsso sulla vita politica di tutto il Sud Africa è chiaramente palpabile una specie di malumore presso i giornalisti presenti in sala. Per la verità sono state poste domande di natura politica a Stone e il regista statunitense ha passato la maggior parte di questi interrogativi a Tariq Ali, coautore della sceneggiatura. Questo comportamento in effetti è una dimostrazione di umiltà e di rispetto nei confronti di un esperto politologo, romanziere nonché opinionista del New Left Review.

Dal suo film si evince che il Fondo monetario internazionale ha avuto delle pesanti responsabilità nelle crisi che hanno coinvolto i paesi del sudamerica.
Oliver Stone: L'Fmi non è molto popolare nel Sud America, e la sua popolarità è diminuita sensibilmente da quando negli anni '80 i problemi del Sud America si sono aggravati. L'Fmi è un'organizzazione neo conservatrice e si può dire che negli ultimi dieci anni sia stato un fattore determinante per la svalutazione monetaria che ha colpito molti paesi. Allo stesso tempo l'Fmi ha investito 180 milioni di dollari per difendere gli interessi statunitensi in molti paesi.

Il cinema può informare di più rispetto ad altri mezzi di comunicazione, internet inclusa?
Oliver Stone: il cinema ha un tempo e una poesia diversi.

Cosa ha da dire a proposito del processo nei confronti di Chavez?
Oliver Stone: non ne so nulla, ero in viaggio quando è stata diffusa la notizia. Bisogna considerare che Chavez è davvero molto popolare e ha causato un miglioramento delle condizioni sociali nel suo paese in maniera significativa.

Qual'è la situazione politico sociale in Venezuela?
Tariq Ali: i paesi dell'America del sud sono socialmente molto polarizzati. E' sempre esistita un'oligarchia molto forte, e quando questa è stata sconfitta, com'è logico attendersi, non è stata molto contenta. I media sono stati sempre ostili a Chavez nel suo paese, eppure ha vinto: mi sembra un risultato degno di una riflessione non affrettata. Questo punto di vista però non è presente nei media.

Esiste un'opposizione in Venezuela?
Tariq Ali: certo che c'è un'opposizione: è un elemento tipico delle democrazie.

Cosa è successo al progetto di film su Ahmadinejad?
Oliver Stone: abbiamo iniziato le discussioni circa 2-3 anni fa. In un primo momento abbiamo ricevuto un rifiuto. Poi il progetto è stato preso di nuovo in considerazione e abbiamo avuto una risposta affermativa. Allora purtroppo allora ero impegnato in un altro progetto, il film su Bush, e non mi sono potuto recare in Iran. In seguito ci sono state delle incomprensioni e non se ne è fatto nulla.

Nel film si vede che Chavez ha rapporti con l'Iran, vende loro il grano.
Oliver Stone: Chavez ha da sempre avuto ottimi rapporti con l'Iran, ma bisogna ricordare che era soprattutto amico di Katami.

E per quanto riguarda i rapporti con l'Iraq?
Tariq Ali: una cosa che non viene mai detta è che Chavez è sempre stato favorevole alla politica statunitense in medio oriente, in particolare per quanto riguarda la guerra in Afghanistan e in Iraq. Guerre con cui non sono mai stato -personalmente- d'accordo.

Perché è così difficile capire la situazione politica in Venezuela?
Tariq Ali: l'obiettivo dei paesi dell'America latina è principalmente quello di rinnovare la politica. La situazione è molto diversa rispetto all'Europa per esempio, è molto difficile capire quali siano le differenze tra partiti europei di destra e di sinistra, bisogna analizzarle al microscopio. Nell'America meridionale ci sono le oligarchie e poi ci sono i movimenti che partono dal basso, e che una volta raggiunto il potere cercano davvero di aiutare le classi meno abbienti, di mantenere le promesse elettorali.

Nel documentario i vari presidenti sembrano molto uniti...
Tariq Ali: L'obiettivo di dividere i leader nell'area è fallito, il Sud America vuole parlare con una sola voce, e questo era il sogno di Simon Bolivar: liberare il Sud America da un grande impero. Allora era la Spagna ora sono gli Usa.

Perché non c'era Bachelet?
Tariq Ali: per ragioni puramente logistiche, è stato molto difficile e faticoso organizzare un viaggio in paesi così lontani e intervistare così tanti capi di Stato. Non siamo riusciti a intervistare Bachelet solo per una questione di sfortuna.

Lo farebbe un film su Berlusconi?
Oliver Stone: non ne so molto, dovrebbe essere un italiano a fare un film del genere. Forse dovrebbe farlo un Sorrentino... Moretti l'ha già fatto. Quello che posso dire è che la legge in Venezuela impedisce al presidente di essere proprietario di televisioni private.

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