11 aprile 2005 - Conferenza stampa
"Sahara"
Intervista a Matthew McConaughey, Penelope Cruz e Breck Eisner.
di Mauro Corso
Tempo di festeggiamenti per il cast di Sahara. Uscito la scorsa settimana negli Stati Uniti, ha già scalzato dalla prima posizione dei film più visti l'attesissimo Sin City del duo Miller-Rodriguez ottenendo un discreto risultato al botteghino. Nella campagna promozionale europea sono impegnati il regista Breck Eisner e gli attori Matthew McConaughey e Penelope Cruz, mentre è assente Steve Zahn, che è in un momento di riposo per occuparsi della sua famiglia ed in particolare dei suoi tre bambini. Durante la conferenza stampa la Cruz parla in italiano, mentre McConaughey si lascia spesso andare a digressioni in spagnolo.
L'avventura
McConaughey: È difficile dire che tipo di sensazioni mi abbia regalato la realizzazione di questo film. A dire il vero mi sono divertito dall'inizio alla fine, pensando che questo è il tipo di film che vorrei vedere al cinema, e che se fossi un bambino queste sono le cose che sognerei di fare, e ne ho vissuto la magia giorno dopo giorno. La parte migliore del film è stato girare nel Sahara. Abbiamo avuto a che fare con tempeste di sabbia, piogge torrenziali e sciami di locuste, e a prescindere dalle condizioni abbiamo dovuto sempre girare. Stranamente questa dipendenza dalla natura mi ha dato una sensazione di libertà. Io poi amo molto viaggiare, sperimentare nuovi luoghi e culture, adattarmi ed avere la sensazione di poter vivere per sempre in quel posto, specialmente quando all'inizio non conosco nessuno, né la cultura né la lingua. Io naturalmente non sono come Dirk, il personaggio che interpreto, ma mi piace pensare che se mi trovassi in situazioni simili mi comporterei come lui.
Una nuova esperienza
Cruz: Da tempo volevo fare un film di questo genere, ed avevo avuto varie proposte in tal senso, ma le parti femminili che avevo esaminato erano puramente accessorie rispetto alla trama, e non mi piacevano. Invece ho apprezzato la solidità di questa sceneggiatura ed il personaggio che avrei dovuto interpretare. Quando mi hanno detto che non avrei dovuto usare una controfigura ho creduto fossero pazzi! Correre nel deserto su un cammello a più di 40 chilometri orari? Mi sembrava incredibile. Ma mi sono resa conto che con il giusto allenamento alla fine puoi fare tutto.
Mi piace il fatto di sperimentare diversi generi senza fossilizzarmi su uno in particolare, mi piace avere la sensazione di avere sempre qualcosa da imparare. Di solito non pianifico con la testa cosa sia meglio per la mia carriera, ma con il cuore e con l'integrità professionale. Sicuramente mi ha aiutato molto l'esperienza con Sergio Castellitto in Non ti muovere e gliene sarò sempre grata. Il film sta andando molto bene a New York e a Los Angeles, e presto uscirà a Chicago e a Miami.
Presto inizieranno le riprese del nuovo film di Pedro Almodovar, che però mi ha impedito di parlare della trama. Posso solo dire che interpreterò una giovane madre.
Film sull'amicizia
Eisner: Per la realizzazione del film ci siamo attenuti strettamente al tono del romanzo di Cussler. Ci sono molti temi, la minaccia all'ambiente, la storia d'amore tra Dirk ed Eva, la crisi politica di un paese africano, ma il punto fondamentale credo sia il rapporto di amicizia tra Dirk e Al, e una grande ironia di sottofondo.
McConaughey: In effetti è proprio questo il punto, lo spettatore deve convincersi dopo pochi minuti che i due personaggi siano come fratelli, e Steve Zahn ha un incredibile senso del ritmo e dell'ironia. Anche nei momenti in cui i due personaggi non si parlano, si capisce quanto siano uniti, quale sia il loro livello di familiarità.
Sequel?
McConaughey: Natualmente non ci sarà un "Sahara 2", ma bisogna ricordare che i libri di Cussler sono attualmente 18, quindi magari ci sarà un'altra storia, un'altra terra mistica da raccontare, dipenderà dall'apprezzamento del pubblico.
Eisner: Tutti gli attori hanno sottoscritto un opzione per altri film, vista la quantità dei libri da cui trarre ispirazione. Abbiamo deciso di girare un film sul dodicesimo libro perché era quello che ci piaceva di più, in cui i personaggi erano più maturi e più sviluppati.
La regia di Eisner
Eisner: Negli ultimi dieci anni ho realizzato soprattutto spot televisivi, e tutto questo mi ha preparato a questa prima regia, soprattutto l'esperienza per Steven Spielberg (nella miniserie televisiva Taken). Però c'è una cosa che non viene insegnata da nessuna parte: l'importanza delle persone con cui devi lavorare. Penelope e Matthew hanno dimostrato una passione tale da determinare il tono del film.
Cruz: Eisner ha un talento ed una forza incredibili. Non dormiva, non mangiava, dimagriva sempre di più! Sapeva sempre cosa fare, con il suo senso dell'umorismo, è stato in grado di fare un film straordinario. Inoltre Breck ha avuto una grande fiducia nel dare una parte ad un attrice come me, con un accento straniero. Dieci anni fa questo non sarebbe stato possibile negli Stati Uniti.
McConaughey: Concordo sul dimagrimento. Eisner fin dall'inizio aveva un quadro chiaro di come sarebbe stato il film, ed è stato poi un piacere vedere come il film sia diventato reale nel rapporto attori-regista, perché a quel punto un film acquista quasi una vita propria, acquistando forza e ricchezza. È stata un'esperienza bellissima vedere come le riprese più minute fossero poi integrate nel montaggio giornaliero, e vedere come nulla andasse mai perduto.
Lo spagnolo di McConaughey
McConaughey: Da quando sono venuto al mondo mi sono trovato circondato dallo spagnolo. Forse è perché sono nato in Texas ad 80 miglia a nord del confine messicano, e quindi ho molti amici messicani. Ma lo spagnolo è sicuramente in crescita negli Stati Uniti.
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