31 Gennaio 2006 - Conferenza Stampa
"Persona non grata"
Intervista al regista Krzysztof Zanussi.
di Pietro Salvatori


Persona non grata è un'opera molto sofferta, originale, amara, ricca di quella compostezza e ardore che hanno caratterizzato tutta la produzione di Zanussi, ma la cinematografia polacca in generale.
Il regista ne parla in ordine sparso, incontrando la stampa


Qual è la situazione oggi in Polonia, dato che dal film sembra emergere con forza?
Zanussi: Solidarnosc quest'anno festeggia il suo venticinquesimo anniversario e noi che c'eravamo dobbiamo ammettere che le nostre speranze sono state in parte deluse: non siamo stati abbastanza coerenti, e forti, e integri per ottenere quel cambiamento per il quale avevamo lottato tanto. Il governo attuale, postcomunista, probabilmente con le elezioni di quest'anno non sarà rieletto, ma anche i suoi avversari, i liberali e i conservatori, non sono convincenti.

Ci sono stati anni in cui il cinema di Zanussi, come quello di Wajda, che arrivava con la sua temerarietà politica dalla Polonia, incantava. Poi con la fine del dissenso e la liberazione dal comunismo, i film che venivano dai paesi dell'Est parvero meno interessanti, più tetri, austeri, insomma non divertenti, e anche Zanussi, considerato troppo papista per la sua devozione a Wojtyla finì per essere messo da parte, con i suoi ultimi film dedicati a frati trucidati dai nazisti e a medici malati di cancro.

Torna adesso di moda con l'ondata di papa boys e la quotidiana dose di papa Ratzinger in ogni telegiornale?
Zanussi: Io non credo a questa religiosità-spettacolo, che sta dilagando anche da noi: è fragile apparenza, perché ormai solo una minoranza vive di una fede profonda come quella che fu nostra ai tempi della sofferenza e dell'oppressione"

"Persona non grata" - dice il regista - "è chiunque non sappia adattarsi all'americanizzazione della società, al consumismo che soffoca le coscienze, alla piccola e grande corruzione, all'arrivismo, alla fine di ogni etica": Ma come cattolico io credo fortemente in un futuro migliore per tutti: credo soprattutto all'Europa unita, perché solo rimettendo insieme le sue due anime, l'occidentale e l'orientale, la latina e la bizantina, si arresterà la sua decadenza, ritroverà le sue vere radici e la capacità di progettare la sua rinascita".

Ma che genere di film voleva fare: politico, psicologico, drammatico…?
Zanussi: Persona Non Grata" è concepito come un dramma psicologico incentrato su sospetti ossessivi. Il personaggio principale è un idealista che si dedica, ancora giovanissimo, alla lotta per la libertà e che si sente disilluso quando scopre una realtà molto diversa da quella che si aspettava. I giovani, che aiuta all'inizio della loro carriera, non sono altrettanto idealisti. Il suo ruolo da diplomatico implica un quotidiano confronto con l'ipocrisia e la sua passione repressa per una giovane donna si aggiunge al sospetto tradimento dell'amata moglie.

E' un film che si basa molto sulla propria sceneggiatura. Quanto sono stati importanti gli attori per la sua riuscita?
Zanussi: Il film si affida alle interpretazioni degli attori come mezzo espressivo principale. La sceneggiatura è stata appositamente pensata avendo ben chiaro in mente il cast che si voleva impiegare: i due ruoli da protagonista maschile vengono interpretati da attori di fama internazionale (in particolare Nikita Mikhalkov, star mondiale indiscussa). Il personaggio della donna russa offre invece l'opportunità di scoprire un nuovo talento fra gli attori della nuova generazione. L'ambito professionale del personaggio è cosmopolita per definizione. La sceneggiatura che si snoda come nei thriller, con l'intelligence, questioni di droga e tratte di esseri umani, offre un contrappunto con i night clubs.
Il protagonista, un diplomatico in servizio, è musicologo di formazione e nella catarsi del film, riuscirà ad armonizzare i suoi sentimenti con le musiche, composte dal collaboratore di vecchia data, Wojciech Kilar, che ha curato le musiche di tutti i miei film ed ha anche scritto e diretto sinfonie musicali per gli ultimi film di Coppola, Pola?ski e Wajda.

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