11 Dicembre 2006 - Conferenza stampa
"Olé"
Intervista al cast e al regista.
di Francesco Lomuscio


Dopo il revival tricolore di celluloide operato attraverso "Il ritorno del Monnezza" e "Eccezzziunale veramente-Capitolo secondo…me", i fratelli Vanzina tornano nelle sale cinematografiche con "Olé", pellicola che sembra puntare questa volta in maniera evidente ad un pubblico internazionale e, soprattutto, che rappresenta il ritorno di Massimo Boldi sullo schermo dopo la rottura con Christian De Sica.

Il suo nome è legato non soltanto ai film di Natale, ma anche all'ex compagno di avventure comiche Christian De Sica. Ora, con Vincenzo Salemme è nata una nuova coppia…
Massimo Boldi: Beh, è chiaro che questo per me è un anno nuovo; ventidue anni di lavoro con la famiglia De Laurentiis e la Filmauro non sono pochi e vogliono dire qualcosa, quindi è stata una decisione dolorosa, ma, dopo la morte di mia moglie, ho deciso di cambiare vita e dare una nuova direzione alla mia carriera, e l'opportunità mi è stata data da due persone che considero come due fratelli: Carlo ed Enrico Vanzina. E se tutto è andato bene lo devo al cast e a Vincenzo Salemme, che per me è stato un compagno ideale, tanto che grazie a lui ho ritrovato una certa serenità sul lavoro. Quest'anno, poi, come ben sapete sarà una lotta, in quanto, oltre che con il film della Filmauro ci sarà da competere con quello interpretato da Bonolis; ma noi pensiamo che vadano visti tutti e tre, anche se partiamo svantaggiati perché nel titolo non abbiamo il marchio di Natale.

Vincenzo Salemme, come è stata per lei questa esperienza vanziniana?
Vincenzo Salemme: Direi che la coppia è ben amalgamata, poi i Vanzina sanno tecnicamente mettere bene insieme tutti gli elementi per far funzionare una storia ed il film è ben costruito. E ciò che desidera il pubblico è proprio una storia che funzioni.

Nel film, come di consueto, c'è molta Commedia all'italiana, a chi vi siete ispirati?
Carlo Vanzina: Nei nostri film il richiamo al cinema del passato c'è sempre, perché noi siamo amanti delle pellicole che facevano il nostro papà e gli altri registi a lui contemporanei, quindi i riferimenti ci sono e mi fa piacere sapere che qualcuno li colga. D'altra parte, fin dai tempi di Plauto la commedia è stata sempre così e noi tentiamo di attualizzarla. Ad esempio, su "Brancaleone alle Crociate" c'è una sequenza in cui Gassman cammina sui carboni ardenti, come Salemme e Boldi in "Olé".

Al di là di questi piccoli omaggi alla Commedia all'italiana, sembra però che, rispetto agli ultimi vostri lavori, "Olé" goda di un respiro decisamente internazionale, con un taglio che ricorda non poco i cartoon "Merry melodies" e quelli di Tex Avery…
Carlo Vanzina: Sì, infatti la sequenza dell'inseguimento con le macchine è ispirata a Will Coyote e Bip Bip. Poi, come dici tu, abbiamo tentato di internazionalizzare il tutto anche con la presenza di Daryl Hannah, purtroppo, però, per una questione di diritti non abbiamo potuto inserire nel finale una sequenza-citazione da "Il laureato", con tanto di "Mrs Robinson" nella colonna sonora.

Come è entrata Daryl Hannah a far parte del progetto?
Carlo Vanzina: Quando i film di questo genere incassavano tra i dieci ed i dodici miliardi, noi abbiamo fatto "S.P.Q.R.-2000 e mezzo anni fa", che vantava tra gli interpreti Leslie Nielsen ed andò benissimo al botteghino. Aurelio De Laurentiis, che all'inizio degli Anni Ottanta si lamentò di "Vacanze di Natale", dopo averlo visto la prima volta, accusandolo di essere orribile, si prese in seguito la paternità del cosiddetto filone di Natale, inventato da noi proprio con quel film. E lo stesso fece con "S.P.Q.R.-2000 e mezzo anni fa", del quale, insoddisfatto, prese addirittura a calci le pizze di pellicola, per poi prendersi i meriti di un vero e proprio franchising messo in piedi con "A spasso nel tempo" e gli altri titoli che seguirono. In partenza, "Olé" lo avevamo scritto per Sharon Stone, perché Massimo aveva un contatto con la sua press-agent, però ci è capitata nel periodo dell'uscita di "Basic instinct 2", quando era quindi inavvicinabile. A quel punto, abbiamo inviato la sceneggiatura a Daryl Hannah, la quale l'ha trovata molto divertente, e mi dichiaro onorato di aver lavorato con un'attrice come lei. Al di là del suo notevole curriculum, poi, la cosa che più mi ha impressionato era il fatto di vederla sempre con il copione sotto gli occhi.

Sappiamo che in merito esiste un divertente aneddoto…
Carlo Vanzina: Sì, il mattino che aspettavamo Daryl, al telegiornale dissero che era stata arrestata mentre era su un albero, fortunatamente, poi, è stata subito rilasciata (ride).

La storia delle foto rubate e vendute, presente nel film, è casualmente divenuta attualissima in questi giorni…
Enrico Vanzina: Il gossip in Spagna è cento anni luce avanti rispetto al nostro paese, si parla soltanto di quello, quindi vorrei che a questa domanda rispondesse Natalia.
Natalia Estrada: Ana Montez, il mio personaggio, è proprio così, dopo aver preso parte ad un reality show cerca un personaggio attraverso cui farsi notare. Però noi avevamo girato il film senza pensare minimamente a ciò che poi è venuto fuori negli ultimi tempi.

Enzo e Francesca, come è stata per voi questa esperienza?
Enzo Salvi: Beh, io sono passato dal teatro al cinema proprio grazie a Carlo ed Enrico Vanzina, che mi coinvolsero in "Vacanze di Natale 2000", e mi fa piacere essere tornato a lavorare in famiglia.
Francesca Lodo: A me già sembra strano essere qui a parlare con voi del film, perché di cinema capisco molto poco ed arrivare in sala trucco dove mi trovavo volti come Massimo Boldi, Daryl Hannah e Vincenzo Salemme non era certo una cosa ordinaria. Io non ho mai recitato e non ho neppure frequentato corsi appositi, ma il cast mi ha supportata molto. Spero di esservi piaciuta.

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