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24 Aprile 2005 - Conferenza stampa
"Mission Impossible 3"
di Mauro Corso
È nella splendida cornice di Palazzo Colonna che il cast di questo nuovo episodio di MI accoglie i giornalisti, forse anche per rendere omaggio ai sontuosi scenari romani che sono la cornice ad alcuni dei momenti più salienti del film. Ancora più imponenti le misure di sicurezza per un evento come l'anteprima mondiale di Mission Impossible 3, avvenimento che ha attirato l'attenzione di stampa e televisione di tutto il mondo.
Oltre al regista J.J. Abrams sono presenti in sala Philip Seymour Hoffman, reduce dall'Oscar come miglior attore protagonista, Laurence Fishburne, Michelle Monaghan, Keri Russell, Jonathan Rhys Meyers e Maggie Q. Tutti ripetono a più riprese di come abbiano apprezzato la calda e sincera accoglienza dei fan che hanno festeggiato il loro arrivo, in particolare Tom Cruise, che arriva a metà conferenza direttamente dall'aeroporto. "Spero di non aver interrotto niente" scherza il protagonista del film.
Ma è J.J. Abrams ad aprire la conferenza spiegando perché abbia deciso di aprire il nuovo film con un lungo Flashforward, caratteristico anche di serie televisive come Alias e Lost. Naturalmente le esigenze televisive sono molto diverse da quelle cinematografiche. Un regista televisivo deve trovare il modo di avvincere lo spettatore sin dalle prime immagini, perché altrimenti cambia subito canale, non è necessario molto tempo per stabilire se un programma è interessante o no. In questo caso, nel realizzare un film per il cinema J.J. Abrams è partito da considerazioni diverse che lo hanno portato a questo stratagemma forse abusato, come ammette lo stesso regista. Ormai il pubblico che viene a vedere un film d'azione come questo è smaliziato, sa benissimo cosa aspettarsi e quali siano i meccanismi alla base di questo tipo di pellicola, quindi il regista deve spiazzare continuamente lo spettatore e sorprenderlo, quindi anche un sotterfugio come questo è il benvenuto se può servire allo scopo. La differenza principale rispetto ai precedenti episodi è l'aver dato un peso particolare alla vita privata di Ethan Hunt, l'intento di J.J. Abrams era quello di mostrare l'uomo dietro alla spia e di mostrare delle emozioni, anche in questo film c'è forse ancora più azione. È difficile prevedere quale potrebbe essere lo sviluppo per un quarto episodio, anche perché a questo punto la trama può andare veramente in qualsiasi direzione. Ora che è stato svelato l'uomo dietro.
Per gli attori è stato un autentico piacere lavorare con Abrams anche per chi ha vinto un Oscar con Capote come Hoffman e per chi ha lavorato con Woody Allen in Match Point come Rhys Meyers, perché come dicono gli interessati "è straordinario per un attore avere la possibilità di fare nuove esperienze... e di venire a contatto con giocattoli tecnologici". Ma naturalmente il momento più atteso è l'arrivo di Tom Cruise, che rivela che la vera missione impossibile è stata lasciare sua moglie Kathie e la figlia Suri e che il suo pensiero è sempre là con loro. Ed è proprio la vita privata di Tom Cruise a suscitare il grande interesse della stampa, mettendo quasi in ombra la ragione della conferenza: il film. Così veniamo a scoprire che Katie Holmes si occupa dell'allattamento e Tom Cruise dei pannolini, come qualunque altra coppia mortale. Tom Cruise è sinceramente stupito da tutte queste domande, del resto le emozioni che può dare un figlio appena nato sono comuni a tutti i genitori, famosi o non famosi che siano. Scappa anche una domanda su Scientology, a cui Cruise risponde molto sobriamente "se ne volete sapere qualcosa dovete cercare per conto vostro, non devo essere io a dirvelo". Anche in questo caso Tom ha effettuato le scene più pericolose senza controfigura, e alla domanda se qualcuno si sia fatto male J.J. Abrams risponde "sì... ho perso dieci anni di vita per la paura". In realtà la seconda macchina da presa era nelle capaci mani di Vic Armstrong, veterano del cinema d'azione con alle spalle film come Superman, Indiana Jones e James Bond. Ed è stato lui che ha permesso che tutto si svolgesse senza incidenti, proprio per la sua cura quasi materna nel seguire gli attori facendo in modo che nessuno si facesse male. Tom Cruise è stato molto generoso con i suoi fan, e anche se complessivamente ha passato non più di otto ore in Italia nella giornata della conferenza ha ripetuto "Grazie per l'accoglienza... non lo dimenticherò". Prossimo appuntamento al quarto episodio?
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