Sole a catinelle

"Ma tu di che segno 6?"

Intervista al regista e al cast.


di Francesco Lomuscio04 dicembre 2014



Distribuito da KeyFilms, arriva in sala l'11 Dicembre 2014 "Ma tu di che segno 6?", lungometraggio comico che, diretto dal veterano dei cinepanettoni Neri Parenti, mira ad alternare tra loro diverse storie volte ad ironizzare sull'oroscopo, un po' come fece Sergio Corbucci tramite il suo "Di che segno sei?", datato 1975. Ricchissimo il cast, che, oltre ad un comparto femminile rappresentato da Vanessa Hessler, Mariana Rodriguez, Denise Santucci e Valeria Graci, annovera vecchi e nuovi volti della risata tricolore, da Massimo Boldi a Gigi Proietti, passando per Vincenzo Salemme, Ricky Memphis e i Pio D'Antini e Amedeo Grieco meglio conosciuti come Pio e Amedeo e che avevano provveduto ad effettuare il loro balzo dal piccolo al grande schermo tramite "Amici come noi" di Enrico Lando.
Cast che, in occasione dell'uscita della pellicola al cinema, ha incontrato a Roma la stampa purtroppo privo, però, di Paolo Fox, impegnato nella registrazione della sua trasmissione televisiva, e Angelo Pintus, in trasferta a Pordenone per teatro.
Presenti in platea i produttori, tra cui i fratelli Carlo ed Enrico Vanzina, il primo dei quali ha anche approfittato per ribadire l'interesse che bisognerebbe manifestare nei confronti di spettacoli teatrali da poter trasporre cinematograficamente, come il recente "…E fuori nevica!" del già citato Salemme.



Quest'anno, sul fronte del film di Natale abbiamo un po' di cambiamenti, perché Christian De Sica ha fatto "La scuola più bella del mondo" e Neri Parenti non è più con De Laurentiis. C'è stata forse una voglia di cambiare e di fare qualcosa di diverso?
Neri Parenti: Il desiderio è scaturito anche dal fatto di essere stato licenziato (ride). Diciamo che con Carlo ed Enrico ci siamo trovati a pensare cosa fare insieme e, smanettando sul computer, abbiamo visto che su Google, nel mondo, le tre parole più clickate sono il meteo, il Papa e l'oroscopo. Quindi, ci si è accesa la lampadina e abbiamo pensato di fare un film popolare sull'oroscopo, ma scritto senza pensare a quali attori, poi, avrebbero interpretato i diversi personaggi e siamo riusciti, miracolosamente, a tirare su un cast così ricco. Io ho fatto tanti film nella mia vita, ma credo sia la prima volta che mi trovo ad avere un cast così. Per quanto riguarda il genere, invece, ho voluto fare un passo indietro, perché gli ultimi film di De Laurentiis avevano virato su commediole come ne escono quaranta ogni stagione, quest'anno, invece, ho avuto la possibilità di tornare ad un film un po' più caciarone, soprattutto comico.

Come avete interagito, a livello di sceneggiatura, con il cast che avete messo insieme?
Neri Parenti: Come dicevo, siamo partiti dai caratteri, poi io, Carlo ed Enrico, come i tre bandoleros, andavamo con la sceneggiatura a casa di Gigi, Vincenzo e gli altri per leggerla insieme ed effettuavamo cambiamenti quando occorreva. Infine, come sempre, sul set si aggiunge sempre qualcosa; per esempio, con Pio e Amedeo abbiamo aggiunto tutto dopo, prima era un altro film.

Massimo Boldi, a nove anni da "Natale a Miami" torna in casa di Parenti. Che effetto fa?
Massimo Boldi: Questa è una bella domanda, perché per me è stata una grande gioia, in quanto, quando ho lasciato la Filmauro, avrei voluto portare con me Neri. Ma ho continuato a cercare di far divertire il pubblico con altri film che sono andati anche abbastanza bene, non a Natale perché mi era impossibile. Devo dire una cosa importante: quando abbiamo cominciato a girare questo film, il primo giorno al primo ciak mi sono ritrovato in una condizione come se ci fossimo lasciati ieri, per quanta è la stima che ho per Neri. È stata un'avventura straordinaria e, come al solito, per quanto riguarda l'improvvisazione il regista mi ha aiutato a svilupparla meglio. L'unico che, in venticinque anni, non riuscivo mai a convincere era De Laurentiis (ride).

Pio e Amedeo cosa pensano del fatto di trovarsi in un film di Natale?
Pio: Siamo contenti di aver dato la possibilità di fare un film con noi a gente come Proietti, Boldi e Salemme, secondo me se lo meritano, sono bravi e faranno strada (ride).
Amedeo: Noi vedevamo i film di Boldi quando avevamo i pannolini, adesso i pannolini li ha lui (ride). Ovvio che scherziamo.
Pio: Noi venivamo dal nostro primo film, diretto da Enrico Lando, ma con Neri è stata una botta di vita, abbiamo rubato tanto da lui, pure in casa sua, ci siamo fatti l'argenteria (ride). È stata una grandissima esperienza, è fantastico, lui è l'ideatore di questo modo di far cinema e siamo davvero orgogliosi di aver fatto questo film.
Carlo Vanzina: Tra l'altro, voi due siete stati gentilmente prestati a noi da Pietro Valsecchi, come avviene nel mercato calcistico. Ora speriamo che non rimarrà deluso dal film.
Amedeo: È vero, noi siamo proprietà di Valsecchi, siamo sotto contratto con lui per tre film e ci ha prestati per "Ma tu di che segno 6?", quindi abbiamo avuto l'onore di lavorare con questo cast eccezionale.

Carlo ed Enrico Vanzina, che hanno inventato il filone natalizio, tornano con questo ad un film di Natale...
Carlo Vanzina: Prima la definizione di cinepanettone non esisteva, perché a Natale sono sempre usciti film comici. Se andate a vedere, "Il sorpasso" uscì a Natale, come pure i grandi film di Sordi. Noi, semplicemente, all'inizio della nostra carriera abbiamo fatto quel "Vacanze di Natale" che poi ha dato a De Laurentiis il via per fare tutti questi film. Poi, abbiamo smesso, è arrivato Neri e molte volte abbiamo scritto insieme a lui quei film. Come diceva Neri, oggi il film comico manca e io credo che il pubblico con queste pellicole si diverta, soprattutto in un momento così cupo e in cui, quindi, ha bisogno di ridere. Questo film abbiamo impiegato molto per scriverlo, Neri sa quanti pomeriggi abbiamo trascorso insieme. Il risultato ci ha lasciati tutti soddisfatti e la scommessa, ora, se vogliamo impadronirci di nuovo del Natale senza altri partner, sarà premiata dall'onestà di aver fatto un film comico, popolare e che non ha altre pretese, se non quelle.
Enrico Vanzina: Vorrei dire anche che "Ma tu di che segno 6?" è stata un'impresa complicatissima, perché in Italia, ormai, i film vengono chiusi in partenza con la televisione, con Sky e con delle prevendite, e, se esse non ci sono, dei produttori, che non fanno più il loro mestiere nella maniera di Dino De Laurentiis, Cristaldi, Carlo Ponti e Rizzoli, i quali mettevano i soldi quando credevano nell'idea, vanno a fare il giro delle distribuzioni e delle tv e, solo in seguito, decidono se realizzare il tutto. Noi siamo partiti con un film di costo non elevatissimo ma elevato, mettendo direttamente i soldi, soprattutto Giulio Violati e Maria Grazia Cucinotta. Non abbiamo né una televisione che ci ha comprato il film, né un accordo con Sky. In futuro, credo che bisognerà fare così, realizzare film indipendenti, crederci e rischiare, perché, un po' come l'economia di questo paese, negli ultimi tempi tutti vivevano con i soldi che gli dava lo Stato, ma l'imprenditore deve mettere i suoi e rischiare. Noi, di colosso, dietro, abbiamo la Lucky red, che distribuisce il film con KeyFilms, la loro linea più popolare. Non abbiamo preso nessun contributo del ministero, neanche cinque euro.

Per Mariana Rodriguez è stato più difficile fare questo film o "Pechino express" in tv?
Mariana Rodriguez: Sicuramente, è sempre più difficile fare "Pechino express", perché non si può comparare un reality show ad un film. Approfitto anche per ringraziare Neri Parenti di avermi dato l'opportunità di farmi fare un film del genere, molto popolare qui in Italia.

Vanessa Hessler e Denise Santucci come si sono trovate in questo grande gruppo?
Vanessa Hessler: Nina è sicuramente un personaggio molto estremo, frizzante, io non credo assolutamente nell'oroscopo come ci crede lei. La cosa che più mi ha divertito è stata trovarmi sul set con Neri Parenti, perché il mio primo film ("Natale a Miami", nda) lo feci con lui. È stato veramente un piacere trovarmi su questo set, anche perché credo molto nel cinepanettone, questo è un film comico e va preso per quello che è.
Denise Santucci: Ringrazio Neri per avermi fatto fare in questo film l'avvocato, di solito faccio la maiala (l'imitazione di Peppa pig, nda). Il bello di questo mestiere è che fai l'avvocato, la maiala, la parodia della Bonev, che, comunque, è un'attrice (ride).

Al di là del fatto che si tratta di un film comico, dentro ci sono diverse tematiche legate all'attualità. Per esempio, Boldi che disinfetta il treno ricorda Borghezio, mentre un personaggio come quello interpretato da Gigi Proietti, avvocato che perde la memoria e dice la verità, in Italia, ora, forse servirebbe...
Neri Parenti: Mi hai dato due ottime motivazioni per andare a parlare con la commissione per avere dei contributi ai film (ride).
Gigi Proietti: Certo che è dura se, per dire la verità, bisogna perdere la memoria. È venuta fuori una morale grazie a questo personaggio, anche se è molto di sfuggita, perché non vuole essere moralistico. Finalmente, mi prendo una soddisfazione, perché, per una volta, grazie a questo alibi della memoria, il mio avvocato dice la verità. A me è piaciuto molto questo aspetto.

Vincenzo Salemme come si è trovato?
Vincenzo Salemme: Sono contento di aver lavorato con Angelo Pintus, è bravissimo. Tra l'altro, tutti i siparietti e teatrini tra me, Angelo e il personaggio di mia figlia erano già in sceneggiatura.
Neri Parenti: Credo che, sulla base delle cose scritte, abbiano trovato lui e Pintus una chiave interpretativa un po' diversa da quella che era stata scritta. Erano l'attendente con il colonnello, mentre nel film sono quasi due compari.

Voi credete nell'oroscopo?
Valeria Graci: Sì, io credo all'oroscopo, lo leggo tutte le mattine e, in base a ciò che dice, decido come tagliarmi i capelli, pettinarmi o vestire in un determinato modo. Ci credo relativamente, comunque lo seguo.
Denise Santucci: Io credo soltanto a quello del settimanale "Internazionale", semplicemente perché è quello che mi piace di più. Per il resto, non sono molto fissata.
Mariana Rodriguez: Io sì, ci credo, ma non mi lascio influenzare.
Massimo Boldi: Io credo all'oroscopo la sera quando vado a letto. Leggo quello che sarebbe dovuto accadere durante il giorno e, se è avvenuto, dico "Ci ha azzeccato" (ride).
Vanessa Hessler: : Io lo leggo, ma solo per curiosità, non ci credo.
Neri Parenti: Io non ci credo assolutamente ed è il motivo per cui ho potuto fare questo film. Fossi stato un talebano degli oroscopi, avrei rispettato alla lettera tutti i segni degli oroscopi.
Gigi Proietti: Io sono d'accordo con Boldi. È preferibile non leggerlo la mattina, perché, se poi ti dice che sarà una giornataccia, nasce il malumore. Tantissimi anni fa andai nella redazione di un giornale romano che non esiste più e chiesi chi faceva per loro l'oroscopo, perché ci azzeccava sempre. Loro mi risposero "Dipende da chi passa" (ride).
Vincenzo Salemme: Il mio, quando è positivo non s'avvera mai, quando è negativo sì. Quindi, preferisco non leggerlo e sto più tranquillo (ride).
Ricky Memphis: Io non ci credo, non lo leggo.
Pio: Io ci credo perché abbiamo fatto un film sull'oroscopo e ci hanno detto di dire così perché ci hanno pagato (ride).
Amedeo: Io non ci credo per niente, perché, quando leggo di un segno al quale viene predetta una giornata straordinaria, penso che ci sarà qualcuno appartenente ad esso e al quale, però, accade una disgrazia (ride).

È pensabile un ritorno della coppia Boldi-De Sica?
Neri Prenti: Per quel che ne so io, Massimo non avrebbe niente in contrario. Ora che De Sica non è più legato ad Aurelio, che non era interessato a questo tipo di progetto, bisognerebbe chiederlo a Christian.

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