|
27 Settembre 2005 - Conferenza stampa
"L'impero dei lupi"
Intervista al cast ed al regista.
di Andrea D'Addio
Alla conferenza stampa dell'impero dei Lupi, sono presenti il regista Chris Nahon, e i due interpreti Jean Reno e Laura Morante.
Il film è un bel mix di generi, ma è anche un riflesso di una situazione attuale seria come i gruppi estremistici della Turchia, sul cui ingresso in Europa si discute molto…
Chris Nohan: Tutto il film è una ricerca della coscienza, sia per lo spettatore che per i personaggi. Ho voluto confondere le tracce utilizzando generi diversi, dall'horror al thriller al poliziesco. E' un film che vuole essere popolare e spettacolare, non una presa di coscienza politica contro la Turchia.
Come si è rivelata la scelta della Cappadocia come location per il finale (diversamente da quanto accade nel libro)?
Chris Nahon: Prima che un luogo turistico la Cappadocia è la culla di uno dei movimenti più radicali dei Lupi grigi, per cui non sono mancati ostacoli e complicazioni. Ad esempio i Lupi grigi hanno proposto delle sceneggiature alternative alla nostra, ma alla fine si è trattato di una cosa non seria. La Cappadocia ha pure una potenza estetica che si è rivelata fondamentale per il film. Non a caso è patrimonio dell'Unesco. Abbiamo scelto zone così delicate che molti macchinari pesanti non si potevano utilizzare e bisognava stare attenti a non rovinare nulla.
Perché hai scelto di interpretare Schiffer? Come ti ci sei avvicinato?
Jean Reno: All'epoca in cui ho girato il film nella mia testa avevo in mente un certo numero di personaggi per l'universo di Jean-Christophe Grange. Inoltre mi interessava esplorare dall'interno un uomo dalla testa completamente bruciata, un personaggio negativo. Ma ora non voglio più interpretare questo tipo di personaggi, di poliziotti alle prese con assassini.
Uscirai a breve con due commedie…
Jean Reno: Si, e preferisco fare commedie. Credo di ritrovarmi sempre in questi ruoli per il mio fisico, ma devo dire che personalmente non sono neppure affascinato dalle armi.
Preferisci la comicità sofisticata di Benigni o quella slapstick di Steve Martin?
Jean Reno: Io ho lavorato con entrambi, per La tigre e la neve col primo e con il secondo per la Pantera Rosa e credo che non si possa fare un confronto tra i due, così io non posso dire neanche che genere di commedia preferisco. Posso dire solo che amo la commedia più che il film d'azione e sangue. Roberto Benigni è un vero poeta, un angelo. Steve Martin, invece, con cui ho girato il remake di 'La Pantera Rosa', è diverso da Benigni, è un uomo fuori dalla realtà. Ha insegnato filosofia per tre anni. E' una persona particolare. Comunque alla fine l'importante è lavorare bene insieme e fare cose sempre diverse.
A Laura Morante…E' stato il primo tuo film in questo genere…
Laura Morante: Film d'azione non ne ho mai fatti e ne vedo anche pochi; quei pochi che vedo neppure li capisco e anche questo non l'ho veramente capito Era un universo sconosciuto in cui mi sentivo un pesce fuor d'acqua. Sul set mi sono beccata anche un calcio, ma mi è sempre piaciuto provare cose mai fatte prima, meglio farle nei film che nella vita. Chiedevo al regista che cosa avrebbero fatto nel frattempo i miei pazienti mentre io aiutavo la protagonista a trovare se stessa, dato che io sono una psicoanalista. E gli ho suggerito di inquadrare la fila davanti al mio studio. Avevamo girato anche le scene della mia morte, poi per fortuna le han tagliate.
Progetti futuri:
Laura Morante: Da dicembre girerò un film con Alain Resnais. Si chiamerà 'Les petites peurs a partager", con Pierre Arditi, Andre Dussolier e Sabine Azema. Sarò una donna che alla vigilia di una convivenza, vede finire la storia con il suo compagno.
|
|
|
|
I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE:
In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione.
| NEWS
|
|
|
GUIDA TV
|
|
|
|
Il video del momento
Cerca CINEMA
Oggi in TV
Box Office
|