30 gennaio 2002 - Conferenza stampa
Luciano Ligabue
Intervista al regista di "Da zeroa a dieci"
di Valeria Chiari
I ragazzi del suo film sono 35/40enni che non si ritrovano neppure nelle statistiche e non hanno più un'ideologia...
È un punto importante. Si sono infatti lasciati alle spalle un'ideologia forte, come quella politica o magari sociale. Hanno creduto profondamente di poter essere felici solo se quella felicità era condivisibile con altri, e nella speranza di vivere in un mondo migliore e più giusto considerandolo uno scopo comune. Scoprire che la realtà è un'altra li destabilizza. Sono costretti a fare a meno di quegli ideali e a trovarsene altri, più piccoli, magari meno nobili ma sicuramente più faticosi.
Come dice Giove, uno dei protagonisti "Non siamo passati, stiamo ancora passando"?
Esatto, nuovi spunti per continuare a passare nella vita.
Pier Vittorio Tondelli, autore tra l'altro di "Rimini" oltre che suo concittadino, l'ha in qualche modo ispirata?
No, anche se è stato uno scrittore molto importante per me. Dopo il servizio militare, tornare a Correggio e scoprire che uno del paese aveva scritto un libro vietato segnò l'inizio di molte cose. Raccontava ciò che avevo sotto gli occhi dandone una valenza molto più decisiva.
Altri progetti cinematografici?
Preferisco tacere, l'ultima volta che mi hanno fatto questa domanda ero alla conferenza stampa di "Radiofreccia" e fui categorico nel dire no. Non voglio contraddirmi una seconda volta.
|
|
|
I film più recenti:
|