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08 Settembre 2009 - Conferenza
"Lebanon"
Intervista al regista e al cast.
di Francesco Lomuscio
Affiancato dal produttore David Silber e dall'attore protagonista Michael Moshonov, il regista Maoz Shmulik è approdato presso la 66ª edizione della Mostra d'arte cinematografica di Venezia per presentare alla stampa "Lebanon", suo primo film di finzione, realizzato a nove anni dal documentario "Total eclipse".
Questo film è nato dal suo ricordo del primo giorno di guerra in Libano…
Maoz Shmulik: Mi sono reso conto del fatto che, per raccontare una storia attraverso una struttura cinematografica classica, occorreva dare al pubblico una sensazione di sperimentazione, in modo che potesse capire nella maniera migliore cosa intendevo dire.
Che fase sta attraversando oggi il cinema israeliano?
David Silber: L'Israele è un paese democratico e non crea alcun problema ai suoi cineasti. Quindi, come un po' in tutti i paesi, dal punto di vista finanziario è difficile fare un film, ma non dal punto di vista della censura.
Come mai avete impiegato molto tempo a mettere su il film?
Maoz Shmulik: Perché avevo bisogno di prendere le distanze dagli eventi reali, di fare il film come regista, non come qualcuno che sapeva.
La visione dei soldati israeliani riportata dal film è quella di persone che sembrano pensare tutt'altro che alla guerra…
Maoz Shmulik: Ho posto gli attori in un determinato stato mentale, in modo da rendere la realtà della situazione raccontata.
Michael Moshonov: Ci siamo preparati moltissimo per questo film e la cosa che più mi ha colpito, come attore, è il constatare che eravamo tutta una banda, insieme a cameraman e troupe.
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale: interviste.
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