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20 Ottobre 2007 - Conferenza stampa
"La giusta distanza"
Intervista al cast.
di Andrea D'Addio
Alla conferenza stampa del primo film italiano in concorso alla seconda Festa del cinema di Roma, sono presenti il regista Carlo Mazzacurati, il produttore Domenico Procacci e buona parte del cast: Giovanni Capovilla (il ragazzo giornalista cui è dedicato il titolo), Valentina Lodovini, Ahmed Hafiene e Fabrizio Bentivoglio (quasi una special guest nel film).
L'importanza del luogo per la storia…
Carlo Mazzacurati: Ho ambientato in Veneto, perchè è una regione che ha una propria identità, riconoscibile subito e fin dalle radici. La provincia è una sorta di luogo dell'anima, genuino, sano.
L'ispirazione…
Carlo Mazzacurati: Girare una storia è un'invenzione, siamo partiti da una sensazione emotiva, il male che vi è raccontato è un male banale, non c'è un'efferratezza narrativa. Il percorso e la scelta che è stata fatta è lontana dalla cronaca, dall'attualità, come qualcuno potrebbe pensare. Mi dicono che non sono bravo a portare fino in fondo la cattiveria delle persone. Io dico che c'è come un'acqua in cui stiamo che crea malessere, per esempio il personaggio di Giuseppe Battiston sembra malvagio ma in realtà è soltanto triste, solo. Il male è banale, non c'è bisogno di efferatezza come a volte i giornali ci fanno credere: dietro a ciò che sembra molto violento a volte c'è solo la banalità del male".
A parte i camei di Marescotti e Bentivoglio, attori quasi emergenti…
Carlo Mazzacurati: Avevo bisogno di attori alla prima esperienza da protagonisti, ci doveva essere una piena immedesimazione tra loro e i personaggi e non li si dovevano guardare e pensare a quali altre storie e persone erano già stati. Li ho incontrati poco prima delle riprese e non ho voluto fare prove particolari, ma puntare sulla spontaneità.
Mazzacurati e Procacci….
Domenico Procacci: E' il primo film che produco con Mazzacurati. L'unico litigio c'è stato quando io ho insistito affinchè venisse a Roma a presentare il film, mentre lui voleva restarsene a Padova. Addirittura aveva il pensiero di andarsene dopo questa conferenza stampa e tornare in serata per la passerella. E' così attaccato ai suoi luoghi che non se ne vuole mai spostare, il montaggio l'ha voluto fare su.
Parola agli attori…
Valentina Lodovini: Ho avuto molta carta bianca dalla recitazione, il copione mi è arrivatao, per varie ragioni, poco prima delle riprese. So di aver intrapreso un percorso di fatica, farsi strada è difficile, siamo in tanti e c'è poco, soprattutto per le donne. Però ho delle speranze, credo che il cinema italiano abbia toccato il fondo e che adesso ci sia come un risveglio, anche nel pubblico e nei giornali
Ahmed Hafiene: E' stato molto facile lavorare con Mazzacurati, anche se è stata la prima volta che ho recitato in italiano. In lui ho trovato grandi lampi di cinema. Ho provato a dare il meglio di me sul set. La macchina da presa alla fine non perdona se l'attore non è autentico, non è sincero. Chi non ci mette sè stesso, viene trovato.
Giovanni Capovilla: Il fatto di non conoscere Fabrizio mi ha aiutato a mantenere il rispetto e la stima che il mio personaggio ha nei confronti del suo maestro. Il senso del messaggio del film è completamente diverso da quello che uno può interpretate. La giusta distanza non deve essere attuata, un odeve entrare dentro la storia,l lasciarsi emozionare.
Fabrizio Bentivoglio: L' approccio con un giovane attore come Capovilla C'è stata la curiosità di consocerci. Ci siamo piaicuti sul set, si è creata un'intesa
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