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05 Settembre 2008 - Conferenza stampa
"Il seme della discordia"
Intervista al regista e al cast.
di Andrea Giordano
Incontro stamattina con il regista Pappi Corsicato, e con gli attori del suo film Caterina Murino, Martina Stella, Alessandro Gassman, Michele Venitucci e Valeria Fabrizi.
Come ha saputo che il film sarebbe stato in concorso?
Pappi Corsicato: Il film è stato girato in sei settimane verso il mese di aprile, e devo dire che quando Marco Müller lo ha visto e mi ha poi comunicato che la pellicola sarebbe stata in concorso, mi ha meravigliato, ma nello stesso tempo mi ha lusingato enormemente.
Sono passati 7 anni dalla sua ultima regia, come mai?
Pappi Corsicato: Ho pagato l'insuccesso al botteghino di Chimera, un film ostico e innovativo, che non è piaciuto al pubblico. Dopo un po' di sceneggiature e di progetti andati a vuoto, ho pensato ad un film semplice, ed ecco che è nato Il seme della discordia.
Non avrei mai pensato che qualcuno mi chiamasse a lavorare di nuovo, quindi essere qui a Venezia è qualcosa di straordinario.
Com'è avvenuta la scelta del cast?
Pappi Corsicato: Ho sempre lavorato con attori che conoscevo bene, già strutturate, quindi affrontare un progetto con attori che non conoscevo all'inizio mi ha messo un po' in agitazione, perché non ero sicuro che capissero cosa volessi da loro realmente.
Ma è accaduto il contrario, si sono sintonizzati con me nella maniera giusta e hanno dato il massimo della professionalità.
Com'è stato lavorare quindi con un regista così "alternativo" come Pappi?
Caterina Murino: Intanto questo è il mio primo film da protagonista tutto "italiano", erano 8 anni che non tornavo attivamente, anche perché il lavoro in Francia è stato intenso.
Essere chiamata da Pappi e lavorare con lui è stato un onore.
Capire il suo mondo è stato meraviglioso ed è stato bello davvero entrarci.
Voleva una recitazione asciutta, disincantata, e spero di aver dato il meglio di me.
È stata un emozione forte partecipare ad un'esperienza così.
Martina Stella: Devo dire che è stato anche per me un onore lavorare con un personaggio così ironico come Pappi. Mi sono divertita molto.
Alessandro Gassman: Vengo da un anno che mi ha dato molto.
Dopo il riconoscimento per un ruolo come in Caos Calmo, mi sono voluto confrontare nuovamente con la commedia e il lavoro con Pappi è stato stupendo, un autore vero, un regista geniale.
È stato unico.
Lei ha affrontato spesso il mondo delle donne nei suoi film, da Chimera a questo, come sono cambiate?
Pappi Corsicato: In questa pellicola mostro un gruppo di donne molto determinate che hanno in comune quel pizzico di follia che insieme ad una fragilità interiore molto marcata, le fa apparire davvero uniche.
Penso che la follia sia un elemento fondamentale nella nostra vita e credo che le donne lo siano molto più degli uomini, anche grazie a quell'intelligenza sopraffina che le contraddistingue.
Che pellicola è Il seme della discordia, qual è la definizione migliore?
Pappi Corsicato: Direi che è una commedia ironica.
Ovviamente i riferimenti al cinema anni '70, non solo italiani, sono abbastanza visibili.
Molti registi sa dicono di rifarsi a un certo modo di fare cinema, ma poi ne prendono le distanze.
Io invece amo rielaborare altri film, per poi costruire una storia che sia solo mia.
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