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07 Settembre 2005 - Conferenza stampa
"Edmond"
Intervista al cast ed al regista.
di Andrea D'Addio
Alla conferenza di Edmond sono presenti il regista Stuart Gordon, l'attore William H.Macy e il produttore M.Thomas.
Nel film ricorre il tema sessuale, Edmond sembra apparentemente sempre in cerca di questo…
Gordon: Edmond cerca l'amore e alla fine lo trova. E' una storia a lieto fine.
Macy: Certe persone pensano che per risolvere i problemi sia portarsi a letto qualcuno. Magari si sbaglia, magari no…
La scelta del protagonista è una scelta buona o cattiva?
Macy: E' l'unica scelta che ha. David Mamet (autore della sceneggiatura n.d.r) è da un paio di sceneggiature che ha voglia di parlare di tragedie con un solo epilogo possibile. Io ho visto questo personaggio come un uomo bianco,di mezza età, benestante e protestante. Uno di quelli che stanno scomparendo sulla terra, un personaggio in via d'implosione. Cerca di realizzarsi, perde l'udito, a poco a poco invecchia finche non scompare.
Difficile distribuire un film come questo nel mercato?
Thomas: Un film che parla di omofobia, razzismo, violenza, sono argomenti che interessano molte persone al mondo, anche se non lo si vuole ammettere. E' come per Edmond, che ha paura ad ammettere ciò che desidera. Certo, ci sono dei limiti, ma sembra che ci sia interesse generale. Il pubblico più intelligente cerca di capirlo e apprezzarlo. Ci sono persone che cercano di sviare i problemi, non affrontare la vita, ma subirla. Nel film comunque non ci sono eccessi, quindi non crediamo che sarà così difficile distribuirlo. Anzi, non lo è.
Gordon: Il pubblico si sta stufando di storie di cui sa esattamente il finale. Molti film americani quando ti siedi già sai come andrà a finire. Qui non si sa cosa succede finchè non lo vedi succedere.
Macy: Sono temi seri di cui gli uomini non parlano. Gli uomini non parlano mai. Mia moglie quando deve decidere il film da edere al cinema, chiama le sue due sorelle e prima ancora che vadano al cinema già stanno piangendo. Si raccontano tutto. Mio padre invece ad esempio ha passato tutta la vita dicendo che stava bene, senza dire a nessuno che odiava la sua vita. Aveva un lavoro che non gli piaceva e un matrimonio che non lo faceva star bene. E non ne parlava con nessuno. L'uomo bianco,di mezza età, benestante e protestante non parla, non si confessa.
Mamet ha scritto questo film dopo un brutto divorzio. Voleva uscire fuori dai luoghi comuni con cui si è abituati a pensare.
Bush vorrà vederlo?
Gordon: Certo, non vedo l'ora
Il film è stato prima una piéce teatrale. Avevate il timore di non riuscire a renderlo cinematografico?
Gordon: Mamet ha fatto una cosa che molti registi non amano. Assieme alla sceneggiatura mi ha dato dei suggerimenti sul come girare alcune scene. Sono stati per me utilissimi. Abbiamo cercato di girare il più possibile fuori, di far muovere Edmond lasciando che lo spazio non fosse chiudo, ma aperto
Si ritrova molto di Scorsese nel suo film…
Gordon: Si, prima di girare ho visto tantissime volte Taxi driver. E' un film che riesce sempre a darti nuovi spunti, visioni, situazioni..
Come è stato intepretare Edmond?
Macy: E' stato difficile girare, avevamo pochi fondi. Però è stato intenso e bello. Tutti sul set eravamo preparatissimi, io avevo provato per due mesi tutte le mie battute così come gli altri attori. Quando hai un testo di Mamet ne sei intimorito, sai che tutto deve andare perfettamente, non si può sbagliare.
Il rapporto di Edomond con la religione
Gordon: Edmond non accetta la religione, vede Dio come una persona, e se non è in grado di fare ciò che vuole significa che non esiste.
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