12 Dicembre 2006 - Conferenza stampa
"Commediasexi"
Intervista al regista e al cast.
di Stefano Del Signore
Il Cinema Adriano di Roma è stato il luogo d'incontro tra i giornalisti accorsi numerosi e l' altrettanto nutrito cast al completo di "Commediasexi": il regista Alessandro D'Alatri si è infatti presentato con il produttore del film Riccardo Tozzi, e con Michele Placido, Sergio Rubini, Stefania Rocca, Margherita Buy, Elena Santarelli, Rocco Papaleo, i due bambini esordienti e naturalmente l'inedito protagonista della pellicola, il mattatore televisivo (ma anche in conferenza stampa) Paolo Bonolis…
Bonolis, la sua interpretazione è un omaggio da parte sua ad Alberto Sordi?
Paolo Bonolis: Più che una strizzatina d'occhio, la mia è una paresi! Sono romano, e sono cresciuto con i film di Sordi.. Io non sono un attore, per cui era inevitabile che un'esperienza di questo tipo risentisse della mia formazione cinematografica.
Stefania Rocca, si è ispirata ad una donna reale per il suo personaggio?
Stefania Rocca:A nessuna, se non a tutte. Interpreto una classica donna borghese, di buona educazione. Niente metodo Actors Studio, mi sono affidata alla sceneggiatura e mi sono lasciata andare… del resto conosco Alessandro benissimo, ho fatto tre film con lui e sono pronta a farne un altro!
D'Alatri, il film ricorda un tipo di commedia all'italiana che non si fa più. Tra l'altro affronta diversi temi attualissimi: Vallettopoli, le leggi sulla famiglia…
Alessandro D'Alatri: Purtroppo non è che ci voglia un genio per fare cinema politico, basta guardarsi intorno per fare gli indovini!Comunque fare film è molto faticoso, ne deve valere la pena.
Io volevo ristabilire un contatto con il "popolo", nel senso migliore del termine. Fare film senza pubblico non ha senso: io mi sono rimboccato le maniche e ho fatto questo tentativo, per me nuovo, di una commedia al 100% . Finora avevo diretto commedie "sociali" ma mai così, un esplicito omaggio, spero riuscito, alla classica commedia italiana degli anni '60. Per ricordare Sordi e tutta quella grandissima generazione di attori ho avuto a disposizione un cast incredibile. Sono stati formidabili tutti, dal primo all'ultimo, anche quelli con ruoli piccolissimi ma dal contributo fondamentale. Ho scritto il personaggio di Bonfili pensando a Bonolis, ero sicuro che sarebbe stato perfetto. Ancora una volta ho dimostrato che attori presi dalla televisione possono funzionare benissimo anche sul grande schermo (come è stato per Fabio Volo e Kim Rossi Stuart).
Margherita Buy, un'ennesima donna nevrotica e in preda agli psicofarmaci…
Margherita Buy: Ci tengo a precisare che nella vita non faccio uso di psicofarmaci, anche perché sono sicura che se iniziassi finirei per diventare così (ride).
Elena Santarelli, come è stata questa esperienza?
Elena Santarelli: Ho fatto un percorso simile a quello di Martina, il mio personaggio (ma niente Vallettopoli!): come lei, anche io ho iniziato come ballerina e vengo dal mondo della tv. Come lei, anche io sono stata ingaggiata per un'importante fiction. Spero di continuare così…
Michele Placido, dopo la regia di "Romanzo criminale" quest'anno si è divertito a fare ben 5 film da attore, con Moretti, Soavi, Tornatore, Monicelli e ora D'Alatri…
Michele Placido: E a chi potevo dire di no? Con Monicelli, che sin dai miei esordi mi ha sempre detto che ero portato per le commedie, mi sono trovato particolarmente bene. Che sia arrivato ora a 60 anni il tempo di far ridere? Nel complesso comunque questi piccoli ruoli mi hanno dato più soddisfazioni di "Romanzo criminale".
Sergio Rubini, veniamo a lei...
Sergio Rubini: Io ho un po' giocato... se c'è un po' di Sordi nella parte di Bonolis, io nella mia ci vedo un qualcosa di Peppino De Filippo!Per me il copione è un po' come l'arredamento di una casa, il cui padrone è il regista del film. Ecco perché ho accettato di lavorare con D'Alatri, mi andava di stare con lui per quest'avventura, di farmi guidare, così, un po' da irresponsabile. Del resto il mestiere dell'attore è un mestiere da irresponsabile…
"Commediasexi" si presenta come outsider nella battaglia d'incassi natalizia, tra Carlo Vanzina e Neri Parenti. Che cosa vi aspettate?
Alessandro D'Alatri: Da tempo volevo sfatare questo tabù e misurarmi con il Natale cinematografico. Ma concorrenza diretta non c'è, secondo me ognuno può avere il suo spazio. Anzi, io invito a vedere tutti i film! Da parte nostra, dopo i "cinepanettoni" proviamo a proporre al pubblico un nuovo prodotto, il "cinepandoro".. a chi non piacciono i canditi, eccoci qua!
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