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01 Settembre 2011 - Conferenza
"Carnage"
Intervista al cast.
di Federica Di Bartolo
A presentare l'ultimo film di Roman Polanski "Carnage" c'è praticamente tutto il cast, composto da ben tre premi Oscar: Kate Winslet, Jodie Foster e Christoph Waltz e accanto a loro John C. Reilly. Grande assente purtroppo è proprio il regista.
Come vi siete sentiti ad essere contattati da Polanski per un film che è l'adattamento cinematografico di un'importante piece teatrale?
Kate Winslet: Quando chiama Polanski ovviamente nessuno dice: No . Da una parte sei sicuro del risultato perché sai che andrai a lavorare con un regista estremamente capace e quindi questo ti fa sentire estremamente sicuro, dall'altra sei terribilmente eccitato e nervoso. Avevo visto la piéce a teatro ed è incredibilmente uguale al film. Sono molto onorata di essere qui.
John C. Reilly: "Carnage" è una storia preziosa con una visione molto ampia dei sentimenti umani.
Quando Roman Polanski chiama, ad un attore sembra di volare. Questa è una storia preziosa. E' stato un lavoro molto intenso chiusi per sei settimane in un appartamento.
Christoph Waltz: Ovviamente se ti chiama Polanski sei eccitato e quando sai che è per "Carnage" sei doppiamente eccitato, ma poi la cosa bella è che arrivi lì e incomincia davvero l'avventura e stai per sei settimane chiuso in un appartamento.
Lavorare on un artista dalle grandi capacità come Polanski e con un grande cast è più facile o più difficile?
Kate Winslet: Siamo andati d'accordo sul set fin dal primo giorno di prove. Eravamo nervosi all'idea di lavorare col grande Roman Polanski, ma questa paura ci ha uniti e abbiamo scoperto di lavorare in modo simile. Condividevamo le stesse idee, parlavamo molto, siamo stati un gruppo di amici e questo è stato il vero valore dell'impresa. Roman ci ha detto che era la prima volta che si trovava a dirigere un gruppo così unito, privo di gelosie e rivalità.
Come si lavora in spazi così stretti?
Kate Winslet: Lavorare in una sola stanza per sei settimane non è semplice. Devi lavorare tantissimo sulle prove, fare uno scambio di idee costante. Calibrarti sull'altro. Quando arrivi là ti comporti esattamente come a teatro. Quando siamo arrivati il primo giorno sul set non avevamo idea di come la cosa avrebbe funzionato. Abbiamo iniziato a fare le prove come se fossimo in teatro. Ogni nostro movimento, ogni dettaglio è stato mappato. Ci è voluto del tempo per abituarci, ma poi lo abbiamo apprezzato. Tra l'altro abbiamo girato il film in ordine cronologico.
Christoph Waltz: Lavoravamo in uno spazio ristretto e intorno a noi era pieno di persone e attrezzature. L'uso dello spazio è stato studiato in modo preciso, minimalista, ma dettagliato. Roman è abilissimo nell'esattezza e nella cura dei dettagli. Noi ci siamo dovuti attenere alle sue indicazioni e mi è piaciuto un sacco. È un modo microscopico di lavorare che mi è piaciuto molto.
John C. Reilly: I movimenti del film riflettono i cambiamenti dei personaggi e un lavoro così minuzioso con un regista meno bravo ci avrebbe sicuramente messi in difficoltà, ma Roman è davvero straordinario. Siamo stati molto fortunati.
Kate, com'è stato girare la scena del vomito, quella in cui hai la nausea e vomiti sul tavolo dei padroni di casa?
Kate Winslet: È stato assolutamente divertente farla, al punto che ci trattenevamo dal ridere. Non potevo certo tenere del vomito vero nella mia bocca: nessun essere umano ci riuscirebbe. Ho consigliato io comunque che il vomito fosse di una consistenza mediamente tra il liquido e l'appiccicoso, in modo che mi rimanesse attaccato alle unghie. Ho dovuto tenere in bocca per molto tempo una poltiglia di scarti di mensa e banane schiacciate. Era una ricetta proposta da Roman.
Siete tutti grandissimi attori. Potete parlarci del metodo che avete applicato per un film che ha un ritmo così teatrale?
Christoph Waltz: Non perdo tempo con il metodo. Io penso al lavoro.
John, tu sei la voce comica del film. Come ti sei appropriato del ruolo?
John C. Reilly: Forse tra poco avrò la nausea anche io perché sono agitato per la presentazione del film e ho il jet lag. Però non credo di avere il solo ruolo comico del film. E' la pièce teatrale che è molto divertente, per cui ho cercato solo di essere il più naturale e realistico possibile.
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