27 Agosto 2008 - Conferenza stampa
"Burn After Reading - A prova di spia"
Intervista ai registi e al cast.
di Monica Cabras
Sono sbarcati a Venezia per presentare la pellicola "Burn After Reading - A prova di spia": Brad Pitt, Frances McDormand, Ethan Coen, Joel Coen, Tilda Swinton e George Clooney.
Come ti sei sentito a fare la parte di un idiota in questo film?
Brad Pitt: da tempo cercavo di entrare a far parte del cast di un film dei Coen. Quando mi è arrivato il copione e ho letto la sceneggiatura, ho pensato subito di accettare, ma quando ho saputo che la parte era stata scritta apposta per me non sapevo se dovevo sentirmi lusingato o offeso…
Cosa vi ha attratto di questi personaggi così divertenti ma drammatici per la loro condizione esistenziale?
Tilda Swinton: è molto divertente il fatto che certe situazioni e certi errori possano capitare a Washington Dc.
Come mai i personaggi hanno quasi tutti nomi tedeschi?
Ethan Coen: siamo incappati in questi nomi….non ci avevo mai pensato che fossero nomi tedeschi…ma non so il motivo.
Signor Clooney come è stato lavorare nuovamente con Brad Pitt?
George Clooney: io e Brad in questo film abbiamo lavorato insieme in un'unica scena, di cui non posso parlare per non svelare il finale, ed è stato molto divertente.
Signor Clooney, non è la prima volta che ci esprime una particolare prospettiva degli agenti di polizia, come mai?
George Clooney: vorrei avere una risposta intelligente, ma in verità quando mi hanno inviato il copione ho visto che era molto divertente, non avevo considerato il fatto di rientrare nella parte di un agente, non c'era sicuramente nessun intento politico.
Signor Clooney, come può descrivere la natura del suo personaggio in questo film?
George Clooney: nel primo film che i fratelli Coen mi hanno chiesto di interpretare, "Fratello dove sei", mi hanno detto di non preoccuparmi che il mio personaggio era il più intelligente di tutto il film. In questo caso, visto che hanno scritto questa parte appositamente per me, non mi sento proprio di commentare.
I vostri film si possono suddividere in divertenti o seri, come scegliete quale tipo realizzare?
Joel Coen: si, in effetti sono al corrente che alcuni film vengono visti come più divertenti di altri, ma devo dire che la scelta avviene in modo casuale e dipende solo da aspetti banali di produzione. Non c'è nessuna deliberazione.
Quanto spazio avete avuto per lanciarvi nell'improvvisazione?
Brad Pitt: beh! Lo spazio ci sarebbe anche stato, ma la sceneggiatura era già molto divertente e non c'è stato bisogno di improvvisare.
Frances McDormand: nel film dei Coen di solito non si improvvisa, se si va fuori copione la scena non funziona più come dovrebbe. E poi loro sono dei tiranni se si tenta di improvvisare fermano tutto.
In questo film si nota una complessità rispetto agli altri nella scelta di avere più protagonisti, cosa che si è vista solo in "LadyKillers".
Ethan Coen: è la natura stessa del film che ci ha portato a pensare la sceneggiatura intorno a tanti attori, "LadyKillers" era diverso visto che si tratta di un remake.
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