03 gennaio 2005 - Conferenza stampa
"Che pasticcio, Bridget Jones!"
Intervista a Renée Zellweger
di Max Morini
Non c'è Hugh Grant.
E nemmeno Colin Firth.
Peccato, mi sarebbe piaciuto vedere il protagonista dell'esilarante "Febbre a Novanta".
Però, accompagnata dalla sua regista Beeban Kidron, ovviamente c'è la Zellweger, e prima che entri nel salone dell'Hotel Hassler mi chiedo: sarà dimagrita?
Sarà come nel primo Bridget o, peggio, ancora più "ciccia" e debordante come nel secondo?
Quando la texana arriva, l'arcano viene svelato: magra, nonché mora.
Incredibile.
Ma anche senza il suo look blonde, la sua faccina simpatica, tutta smorfiette e rossi sulle guance, non perde certo di vivacità.
E soprattutto quando finalmente parla, Renèe parla come Bridget.
Cioè, non parla, sussurra...
The Movie
Non volevamo deludere i fans, in giro per il mondo ho ricevuto tantissime manifestazioni di affetto per Bridget.
Però non volevamo nemmeno confezionare un clone, volevamo girare una pellicola che camminasse sulle sue gambe e sui suoi meriti, realizzata con un altro stile e un altro punto di vista con cui affrontare gli argomenti.
(ndr: considerando che il film è sicuramente peggio del primo, direi che ci sono riusciti…)
Bridget
Non so quanto somiglio a Bridget, sicuramente ho un'altra mentalità.
Però, anche se non nella stessa maniera morbosa e ridicola, sono gelosa come lei, sono goffa in pubblico e dico anch'io cose che non dovrei dire.
Ma soprattutto sono anch'io vulnerabile e romantica...
Penso che Bridget offra sullo schermo un modello di donna lontanissimo da quello proposto dai mass media, che spesso purtroppo provoca solo frustrazioni ed infelicità.
Invece Bridget, a suo modo, raggiunge la felicità, e anche per questo è una vera e proria Eroina.
Buoni Propositi
La vita è assolutamente imprevedibile e ricca di sorprese, è come un libro da sfogliare giorno dopo giorno.
E io sono consapevole di quanto la mia vita sia stupenda e di quanto io sia fortunata a lavorare nel Cinema, però questo non esaurisce certamente la mia esistenza.
Non posso dire adesso cosa farò da "grande", né posso fare un elenco pubblico dei miei interessi.
Penso che così perderebbero di valore.
Festeggiamenti
Ho passato il Capodanno qui a Roma, all'Hotel Eden, che mi ha consigliato un mio amico londinese.
La città era bellissima con i fuochi d'artificio.
Ho festeggiato, ma mi sono anche fermata per "incontrarmi" con me stessa e per riflettere, ero molto triste per la tragedia dello Tsunami...
In televisione abbiamo visto cos'è successo ai posti dove abbiamo girato (ndr: a Pukhet ); non riesco a trovare le parole giuste, è veramente difficile avvicinarsi a tutto quel dolore.
Problemi di Look
Il pubblico e i media mi considerano la nuova Doris Day?
Per me è un onore, ma sinceramente non ci avevo mai pensato.
Il colore naturale dei miei capelli?
E' difficile anche per me a questo punto ricordarmi se sono mora o bionda...
E' più facile ingrassare o dimagrire?
Dovevo assolutamente rientrare nei panni di Bridget, ma il mio è un processo artistico, creativo, una volta spente le luci del film ritorno Renèè.
Mi ha seguito un nutrizonista: anche sul set mi faceva mangiare continuamente.
Penso che non mangerò più pizza in vita mia!
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I film:
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