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08 settembre 2004 - Conferenza stampa
"Birth"
Intervista a Nicole Kidman, Jonathan Glazer, Lauren Bacall
di FilmUP.com
Ha una predilezione per il paranormale e per l'inconscio, visto il precedente "The Others" e la sua scelta di interpretare questo film?
Nicole Kidman - Non è che sia affascinata in particolar modo da tutto ciò che è sovrannaturale, ho letto la sceneggiatura e mi ha colpito immediatamente. Poi avevo già visto il lavoro di Jonathan Glazer, conoscevo quello che faceva e dopo aver letto la sceneggiatura ho pensato subito di voler interpretare questo ruolo, perché c'erano delle cose in questo personaggio che mi sembrava di capire. Un giorno ho parlato con Jonathan e ci siamo trovati subito d'accordo, in 5 minuti qualcosa è scattato, e questo è stato l'inizio di un esperienza molto intensa per me in questo film.
C'è sempre un aspetto musicale nelle sue interpretazioni?
Nicole Kidman - Ogni attore ha qualcosa che lo muove più delle altre cose, che lo fa in qualche modo andare avanti, che gli da un click, e la musica per me funziona così. Io ascolto sempre musica quando lavoro, la mattina la musica da il via alla mia giornata e mi permette di immedesimarmi nel personaggio.
E' gia nata qualche controversia su alcune scene del film, considerate scioccanti, e lei ha detto che quando ha letto la sceneggiatura si è subito identificata con il personaggio, questo cosa vuol dire?
Nicole Kidman - Diciamo che ho capito bene quali fossero i sentimenti di questa donna che sta vivendo un lutto, certo non ho pensato che volevo fare un film in cui abbracciavo un ragazzino di dieci anni, no, ho voluto fare un film in cui si cerca di capire cosa è l'amore. Leggo molte sceneggiature e questa è una sceneggiatura che mi ha parlato. C'è qualcosa a cui Milo Addica e Johnatan Glazer sono riusciti a dare forma, in questo percorso.
Nella pettinatura di Nicole Kidman, i capelli corti, c'è un riferimento a Jean Seberg in Breathless?
Jonathan Glazer - Io e Milo volevamo presentare un personaggio che fosse il più anonimo possibile perché Anna, questo personaggio è qualcuno che si è un po ritirata dal mondo del glamour, è vedova e ci sembrava giusto adottare una pettinatura di questo.
Visto che la sua interpretazione è veramente eccezionale volevo chiederle: lei in questo film ama un uomo, e un ragazzo, qual è la differenza fra queste due cose ed è stato difficile per lei fare questo film?
Nicole Kidman - E' strano, perchè io ho già lavorato con bambini in passato, per esempio nel film "The Others", ed è qualcosa che mi piace molto: sono così svegli, così attenti e ti obbligano ad essere costantemente vigile. Ma c'era qualcosa di diverso in Cameron, perché ha una specie di forza in se e credo che uno scrittore o uno sceneggiatore hanno sempre paura di affrontare un personaggio bambino, perché con un adulto tante cose si possono fare e ci sono delle certezze ma con un bambino è sempre un incognita, non si sa mai se sarà capace di fare quello che gli si chiede. E Cameron è entrato nella nostra vita ed è stato assolutamente perfetto, mi ha veramente permesso di crede che lui era un uomo, che era mio marito nel corpo di un bambino, ed è stata una cosa eccezionale, perché è questa credibilità il fattore essenziale sempre nell'interpretazione dei ruoli.
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