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"L'OMBRA DEL VAMPIRO"
siamo andati a vederlo, in anteprima, per voi.
Resoconto del nostro inviato Das |
L'ombra del vampiro
(lunedì 22 Gennaio 2001)
Film pretenzioso in bilico tra l'horror d'annata e la riflessione sul cinema come arte del vero.
La storia, romanzata naturalmente, è quella di Friederich Wilhelm Murnau, regista tedesco degli anni '20, tra i più grandi della storia del cinema, alle prese con la realizzazione di uno dei suoi film più famosi "Nosferatu, il vampiro". Per eccesso di realismo, Murnau (John Malkovich) ingaggia un vero vampiro (Willem Dafoe) per interpretare il personaggio di Nosferatu promettendogli, alla fine delle riprese, il corpo (soprattutto il sangue) della protagonista femminile (Catherine McCormack). Ma il vampiro, ingordo, non riesce a controllare la propria emobramosia finendo per mietere vittime tra la troupe del realizzando film. Il regista (E.Elias Merhige) è bravo nel disegnare, sin dai titoli di testa, le atmosfere gotiche che caratterizzano tutto il film e nel ricostruire gli ambienti impregnati da un vago decadentismo della Germania anni '20. Le premesse per un bell'affresco sul cinema degli inizi del secolo ci sarebbero tutte anche perché il personaggio di Murnau è avvolto di quel giusto mistero che lo rende affascinante ed intrigante. Sennonché, il film non riesce ad elevarsi a causa di una eccessiva banalità dei dialoghi che sembrano voler dire molto rimanendo invece pure enunciazioni teoretiche buttate là senza sufficiente convinzione (nella sequenza finale, mentre attorno a lui si stanno consumando efferati delitti, per convincere il vampiro a concludere la scena dirà: "La verità è ciò che sta nell'inquadratura non ciò che ne è fuori"). Anche la narrazione appare superficiale e un pò strampalata, come se alla sceneggiatura fosse stata rubata qualche pagina. Non giova, ci dispiace dirlo, neanche l'interpretazione di John Malkovich a dare credibilità e vitalità ad un personaggio nato già morto nelle menti degli autori. Buona anche se non eccezionale la prova di Dafoe nel ruolo del vampiro. Il giudizio rimane parzialmente sospeso, perché a nostro parere, è più facile interpretare un vampiro (nei panni del quale un attore può mettere in mostra tutte le sue qualità istrionesche) che uno sconosciuto impiegato del catasto. Tra gli altri interpreti ricordiamo Catherine McCormack (Bravehearth - Ballando a Lughnasa) e Udo Kier uno degli attori preferiti da Rainer W. Fassbinder assiduo frequentatore di pellicole dell'orrore sin dagli anni '60.
Una curiosità: il film è coprodotto da Nicolas Cage.
Indicazioni
Per i molti appassionati dei film sui vampiri, ma che non siano alla ricerca di significati reconditi.
Das
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