Sex Pistols - Oscenità e furore
È sempre difficile che un complesso riesca a cambiare il volto della musica e diventare un'icona di qualsiasi genere musicale si tratti, e ancora più complicato quando questo complesso rimane unito soltanto per due anni e con un solo album registrato. Invece è proprio quello che hanno fatto i Sex Pistols, famosissimo gruppo punk inglese che negli anni '70 ha lanciato davvero una moda fino ad allora totalmente sconosciuta. Il regista Julien Temple ("Le ragazze della terra sono facili") ci mostra un ritratto scioccante, una reale testimonianza sui Sex Pistols, fatta ripercorrendo la loro nascita nei vicoli di Londra, la crocifissione sui giornali inglesi, la fama sempre più crescente fino ad arrivare al trionfale tour americano. Nel corso di questo vero e proprio documentario, vengono smascherati tutti i miti, regolati i conti, e ascoltate le parole della band nel momento in cui cominciano a prendere le distanze dal loro manager Malcom McLaren. In quasi due ore sono stati concentrati circa 20 ore di filmati di materiale inedito comprendente spettacoli live della band, prove, registrazioni in studio, eventi promozionali e momenti privati, che sono stati poi montati con le recenti interviste effettuate ai quattro membri della band originale (il bassista inizialmente era Glen Matlock, poi sostituito da Sid Vicious, morto di overdose a soli 22 anni). Il film serve anche per aiutarci a comprendere i Sex Pistols, a conoscere la loro storia e mettere in discussione ciò che si dice di loro, senza dover giudicare sulle apparenze o su quello che si è scritto o detto trent'anni fa. La loro musica era un modo per proteggere il loro diritto alla contestazione, magari attraverso un linguaggio molto duro basato sulla provocazione; ma di sicuro nel dopoguerra britannico non c'è stato nessun fenomeno provocatorio e imprevedibile come quello dei Sex Pistols.
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