Trama: 1917. Gino Montanari, maestro elementare romagnolo, a causa dei suoi comportamenti libertini ed antinterventisti, è costretto dal suo preside ad arruolarsi volontario nella grande guerra, sotto la minaccia che, in caso di rifiuto, sarebbe stato radiato da tutte le scuole del Regno. Gino, convinto detrattore della guerra viene, suo malgrado, spedito al fronte, destinato in un piccolo avamposto in Valtellina come eliografista per trasmettere segnali morse con la luce del sole. Gino non ha nessuna esperienza di montagna e di vita militare; i primi incontri con i suoi compagni e con il Tenente Mazzoleni sono all'insegna delle vessazioni e delle prese in giro. La guerra passa, quindi, in secondo piano e lascia il ruolo da protagonista ad un incredibile intreccio di vite umane che mettono in scena le molteplici differenze e tipicità territoriali tipiche dell'Italia di quegli anni. Il protagonista, romagnolo convinto, si trova a convivere con ragazzi che provengono da tutte le parti d'Italia. Durante questa esperienza Gino incontra Aniello Pasquale, un ragazzo del '99 di Capri, analfabeta, che gli farà da assistente. Aniello è un ragazzo sveglio che a Capri si industria con mille lavoretti. È aperto e curioso verso tutta la realtà e i suoi principi morali, imparati dal parroco di Capri e dalla madre molto religiosa, sono chiari e semplici: Dio, Patria e Famiglia. Aniello si lega subito a Gino anche perché come volontario, lo considera un eroe. Nel loro viaggio verso la postazione di vedetta e durante gli accampamenti notturni, i due imparano a conoscersi; Gino ateo e convinto che il matrimonio sia la tomba dell'amore, Aniello molto credente sia nei confronti della religione che dell'amore. Sullo sfondo sempre lo stesso messaggio che echeggia, attraverso il codice morse dei segnali luminosi, dall'altra parte della valle: "Sursum Corda!" (in alto i cuori), messaggio che segnerà i destini dei protagonisti. La guerra, la montagna, il nemico ma soprattutto l'incontro con Aniello, cambieranno la vita di Gino.