Trama: Il film racconta il percorso artistico di Michele Sambin, riconosciuto pioniere della videoarte fin dagli anni '70, la sua ricerca fuori dagli schemi e la sua passione per l'arte in tutte le forme. Il lavoro è costituito da immagini girate nel presente, integrate da video storici che fanno parte dell'archivio dell'artista.
La produzione di Sambin è composta di film sperimentali e opere di videoarte realizzati negli anni '70, una vasta documentazione video di performances e spettacoli teatrali, opere pittoriche, illustrazioni, partiture sceniche e sonore, oggetti di design dal 1968 a oggi. L’artista è colto sempre all'interno dei suoi ambienti di lavoro che ne riflettono il carattere artistico e la personalità: la casa “nord”, nel centro storico di Padova e la casa “sud” nell'aperta campagna salentina. La casa nord riflette la dimensione introspettiva, la vita dedita al lavoro dentro ad un flusso incessante del fare; quella sud, la necessità di apertura, il ritrovato rapporto con gli elementi naturali. Oltre all’interesse intrinseco contenuto nelle opere di Sambin, il lavoro che s’intende sviluppare trova senso nella proposta, rivolta in particolare alle nuove generazioni, di far conoscere un modo radicalmente antiaccademico di essere artista. Un percorso che attraversa le diverse tecnologie nel loro evolversi, dal video analogico alla pittura digitale, dagli strumenti tradizionali alla musica elettronica e computer music. Il film non vuole essere un documentario descrittivo, piuttosto si propone di entrare in una dimensione intima e complice con l'artista. La struttura procede per salti temporali e analogie formali riflettendo il concetto di loop che sta alla base della poetica dell’artista. Il tutto conferisce al lavoro un carattere inusuale che riflette l'originalità del lavoro artistico di Sambin.
Trailer italiano (it) per La natura dell'amore (2023), un film di Monia Chokri con Francis-William Rhéaume, Magalie Lépine Blondeau, Pierre-Yves Cardinal.