Running
Wayne Kramer, già regista di The Cooler, ci presenta il suo ultimo lavoro. Un thriller che racconta la storia di Joey Gazelle (Paul Walker), giovane padre di famiglia, che lavora per la mafia italiana del New Jersey. Durante una sparatoria il figlio del boss uccide alcuni poliziotti e affida la sua pistola a Gazelle per custodirla. Sfortunatamente un amico di suo figlio Nicky, il piccolo Oleg (Cameron Bright, il bambino che si innamora di Nicole Kidman in Birth), la trova e la usa per sparare al suo patrigno Anzor (Karel Roden) spacciatore e membro del clan della mafia russa del luogo. Il bambino fugge e inizia così un rocambolesco inseguimento con tanti brutti incontri e sangue a fiumi.

Nel girare questa pellicola, caldamente raccomandata da Tarantino, Kramer fa largo uso di steadycam e gru per cui la macchina da presa compie movimenti molto fluidi, continui e ritmati, sceglie angolazioni curiose dalle quali riprendere le scene e si avvale di una fotografia curata, dai colori molto caldi che richiamano quei film degli anni '70 tanto amati e citati da Tarantino stesso.
Forse questi sono gli unici pregi di un film che nasce con l'evidente intento di emulare le osannate pellicole del suo vate non riuscendoci affatto, di esagerare con la violenza gratuita e l'eccessività in ogni momento del film. Ma, mentre Tarantino riesce a dare il senso dell'iperbole e del divertimento ai suoi film, a creare situazioni surreali e al contempo plausibili e personaggi memorabili, Kramer con Running riesce solo ad infastidire e a mostrare della violenza fine a se stessa.
La storia è molto debole, anche il colpo di scena finale (perché Kramer non si è fatto mancare proprio niente) è abbastanza scontato, i dialoghi alquanto ripetitivi e insulsi e i personaggi hanno un finto spessore. C'è alla base di questa pellicola un filo di ipocrisia: negli intenti traditi dal buonismo nella conclusione, nello sbandierare uno pseudo-codice mafioso che in realtà nel film non esiste.
Neanche si può dire che Kramer abbia voluto mostrarci la realtà quotidiana dell'America dei giorni nostri, in cui per i bambini è una cosa normale prendere una pistola e sparare a chiunque compia ingiustizie, perché è un'affermazione fuori luogo.
Fatta eccezione per il personaggio di Anzor, fan sfegatato di John Wayne, e la scena dei coniugi Dez e Adele che rapiscono Oleg nel suo peregrinare notturno, che potrebbero intrigare lo spettatore per qualche momento; Running, tra esagerazione e realismo, è una pellicola che non convince e non diverte affatto.

La frase: "Anzor, John Wayne era un finocchio!"

Ilaria Ferri

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