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Laurence Olivier
Bellissimo, arrogante e perfino baronetto. Laurence Olivier è stato uno dei maggiori protagonisti del palcoscenico e del grande schermo, uno degli attori più amati non solo nel suo paese ovvero l'Inghilterra, ma in tutto il mondo.
La sua carriera è stata multiforme, passando da protagonista romantico negli anni '30 a star di vere e proprie super produzioni. Ma il suo vero amore è sempre stato il teatro al punto che il regista William Wyler si vide costretto a insegnargli le tecniche del cinema che invece lui, teatrante nato, snobbava.
I film da lui interpretati sono stati tantissimi e non pochi sono stati i riconoscimenti ottenuti: ben 11 sono state le nomination all'Oscar, iniziando nel '40 con "La voce nella tempesta", seguito da "Rebecca, la prima moglie" l'anno dopo, e poi i suoi migliori risultati con le trasposizioni delle opere di Shakespeare al cinema come "Enrico V" e "Amleto" per il quale ha vinto due premi Oscar sia come miglior attore che come miglior film e il suo film preferito ovvero "Riccardo III", datato 1954.
Passando poi attraverso grandi lavori come "Spartacus" di Kubrick o l'operetta "Il principe e la ballerina" con Marilyn Monroe fino al magistrale "Gli insospettabili" in cui il suo partner Michael Caine disse che con lui era "come recitare con Dio".
Fra i suoi ultimi film ci sono "Il maratoneta", "I ragazzi venuti dal Brasile", "Il bounty" e "War Requiem" che rappresenta la sua ultima apparizione nel grande schermo. Bellezza e fama l'hanno portato ad una vita sentimentale travagliata, perlomeno fino all'incontro con Joan Plowright sposata nel '60 e sua compagna fino alla fine.
In precedenza due matrimoni falliti, uno con Jill Esmond che fu talmente disastroso da condurlo ad una breve parentesi omosessuale, e poi con Vivien Leigh le cui nevrosi lo fecero penare per vent'anni, mentre il legame presunto con Marylin Monroe servì solo ad alimentare i rotocalchi ma fu sempre smentito.
Nel '33 avrebbe dovuto far parte del cast "La regina Cristina" ma fu la stessa Garbo a non volerlo, mentre è stato lui a rifiutare il ruolo di Humbert in "Lolita" ed è stato in lizza con Marlon Brando per "Il padrino".
L'11 luglio del 1989 nella cittadina di Steyning si spegneva uno dei più grandi attori della storia del cinema. È sepolto a Londra nell'Abbazia di Westminster.
Sandro Mattana
(aggiornato al 27/03/2001)
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