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Anh Hung Tran
Nato il 23 dicembre del '62 in Vietnam, Tran si trasferisce a Parigi all'età di dodici anni diventando a tutti gli effetti un cittadino francese. Il cinema comincia ad interessarlo fin da piccolo, dapprima per i film di kung - fu che vedeva in Vietnam, poi per i classici ammirati nel suo periodo da studente. La sua grande ispirazione arriva con Bergman e poi con altri maestri come Tarkovski, Kurosawa, Fellini, Antonioni, Elmi, tutti registi che influenzeranno le sue scelte. Mentre è occupato con gli studi di filosofia all'Università, vede "Poussière d'empire" di Lam-Le e si rende conto che anche un immigrato, tra l'altro extracomunitario, può fare un film in Francia. Così, una volta preso coraggio, decide di girare un corto di una ventina di minuti, "La femme mariée"; il corto viene presentato a vari festival ottenendo ovunque ottimi consensi. Subito dopo arrivano un altro corto e poi nel '93 il suo primo lungometraggio, "Il profumo della papaia verde" ambientato nella Saigon degli anni '50 ma girato interamente a Parigi. Tra i protagonisti c'è anche la moglie del regista, l'affascinante Tran Nu Yen Khè. Il film vince a Cannes la "Caméra d'or" come miglior opera prima. La sua consacrazione definitiva arriva poi con "Cyclo", premiato con il Leone d'oro a Venezia. Dopo aver diretto il recente "Solstizio d'estate" lo vedremo ancora impegnato dietro la macchina da presa in "Je viens après la pluie" con Harvey Keitel tra i protagonisti.
Sandro Mattana
(aggiornato al 30/03/2001)
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