FilmUP - Recensione: Pene d'amor perdute

Pene d'Amor Perdute
Un'accoppiata vincente caratterizza questa pellicola frizzante: Kenneth Branagh e William Shakespeare. Non è la prima volta che vediamo l'attore-regista inglese cimentarsi nella realizzazione cinematografica di un'opera di Shakespeare, e tutte le volte il risultato è fenomenale. Branagh riesce a rendere cinematografiche le opere scritte rendendole attuali e moderne, senza però perdere il vero significato espresso da Shakespeare, evidenziandone appieno il carattere e la tempra. L'opera "Pene d'Amor Perdute" è spesso dimenticata, e sicuramente non è quella più rappresentativa dell'Amore, ma ciò che la rende ugualmente grande è la sua vivacità, l'atmosfera pienamente passionale, ma allo stesso tempo esilarante in cui si svolgono le vicende. Ogni volta la rappresentazione è in perfetta sincronia con il sentimento e le emozioni dominanti nel testo, e ogni volta è sempre diversa. In questo caso il filo conduttore è quello del musical Hollywoodiano anni '30, '40, con le musiche di Cole Porter, Irving Berlin o George Gershwin, ricche di giochi di parole e doppi sensi nel più puro stile di Shakespeare. Gli attori non sono però dei veri ballerini o dei veri cantanti, sono "solo attori", tale scelta è stata fatta per mantenere intatta l'interpretazione mettendola in primo piano, il canto e il ballo sono una sorta di "sfondo", di accompagnamento. Questo rende la commedia più scorrevole e leggera, anche per i non appassionati del genere. Branagh, come sempre, si è conservato una parte per sé, quella di Berowne, uno dei partecipanti al giuramento, definendo uno dei suoi monologhi come uno tra i più belli di Shakespeare. Tra gli altri attori il Re di Navarra è Alessandro Nivola ("face Off", "Innocenza Infranta"), la Principessa di Francia è Alicia Silverstone ("Sbucato dal Passato", "Batman & Robin"). Da notare la presenza di Stefania Rocca, ("Nirvana", "Il Talento di Mr. Ripley"), che si sta aprendo una porta nel cinema Americano e in questo film interpreta Giacometta.

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