HomePage | Prossimamente | Settimana precedente | Archivio x settimana | Archivio

ParaNorman











Porta il nome del proprietario del Bates Motel di "Psycho" (1960), ma è più giovane di qualche anno e, soprattutto, anziché avere la passione per l’accoltellamento delle donne sotto la doccia, preferisce parlare con i morti, grazie a una facoltà ereditata dall’amata nonna.
Residente nella città di Blithe Hollow, teatro trecento anni prima di una famosa caccia alle streghe, l’undicenne Norman Babcock, che preferisce la compagnia dei defunti a quella dei genitori e della sua superficiale sorella maggiore Courtney, è il protagonista del secondo lungometraggio animato realizzato in 3D da Laika, già responsabile del candidato all’Oscar "Coraline e la porta magica" (2009) di Henry Selick.
Lungometraggio che, nel ritrarlo insieme all’amico fifone Neil, ricorda non poco la coppia formata da Zachary Gordon e Robert Capron nella serie "Diario di una schiappa"; man mano che lo schermo si popola di personaggi del calibro della sbruffona insegnante Mrs. Henscher, il bullo Alvin e zio Penderghast, il quale lo mette al corrente di una maledizione che si sta per avverare.
Perché, tra omaggi e citazioni che spaziano dalla colonna sonora di "Halloween - La notte delle streghe" (1978) usata come suoneria del cellulare e maschere da hockey proto-Jason Voorhees, è chiaro che l’intento dei registi Chris Butler e Sam Fell (quest’ultimo già autore di "Giù per il tubo" e "Le avventure del topino Despereaux") sia quello di rievocare lo spirito del cinema horror degli anni Ottanta, principalmente rivolto ai teen-ager e spesso permeato in maniera evidente della tanto desiderata rivincita del nerd.
Intento ulteriormente testimoniato non solo dal fatto che il plot a base d’invasione di morti viventi possa risultare derivato da quelli di cult zombeschi più o meno conosciuti del decennio reaganiano (si pensi soltanto al tv-movie "La notte di Halloween" di Jack Bender), ma anche dall’uso di una fotografia propensa allo sfruttamento di filtri verdi e viola e da una sequenza di apertura in Grindhouse style.
Sequenza che lascia immaginare quale capolavoro dei cartoon quello che, ovviamente tempestato d’ironia, si trasforma strada facendo, invece, in un nostalgico elaborato destinato a rimanere simpatico e nulla più.
A causa, in particolar modo, di una certa tendenza alla fiacchezza narrativa nonostante l’azione abbondi, mentre ci si chiede quanto i bambini saranno in grado di apprezzarlo.

La frase:
- "Sul serio tu vedi ovunque e sempre dei fantasmi?"
- "Si".

a cura di Francesco Lomuscio

Scrivi la tua recensione!



FilmUP
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale.


I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE:
In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione.

Il video del momento
Attenzione!
Per poter vedere questo video hai bisogno di Flash, se devi installarlo segui il link:

Installa Flash
Trailer italiano (it) per La vita accanto (2024), un film di Marco Tullio Giordana con Sonia Bergamasco, Valentina Bellè, Paolo Pierobon.

Tra i nuovi video:
Cerca CINEMA
Film:
Città:
 
Provincia:

I film al cinema nelle sale di: Roma, Milano, Torino, Napoli, Palermo, Bari, Genova, Firenze Bologna, Cagliari, tutte le altre città...
Oggi in TV
Canale:
Orario:
 
Genere:
Box Office



© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: