Dopo tre anni di attesa le aspettative per questo film erano piuttosto alte. L'opera è complessivamente piacevole. Fin dalle prime battute s'intuisce che l'intento di Eastwood fosse quello di realizzare un film senza troppe pretese. La storia è incentrata sui personaggi, com'è giusto che sia per un film di questo tipo, e il talento interpretativo degli attori rappresenta un valore aggiunto capace di colmare qualche piccolo buco di sceneggiatura, non sempre brillante, non sempre esaustiva. La regia è semplice ed elegante, pochi guizzi e pochissime inquadrature di spessore, appiattiscono un'opera che avrebbe necessitato di un comparto tecnico e artistico più curato. Il film avrebbe avuto tutt'altro spessore se Clint Eastwood avesse operato con più malizia dietro la macchina da presa. Probabilmente l'età e qualche problema legato ai tempi di produzione, lo hanno spinto a girare rapidamente, curando principalmente la recitazione. Scelta condivisibile e apprezzabile, ma qualche iniziativa in più, sia da un punto di vista registico, sia da un punto di vista coreografico, avrebbero migliorato di gran lunga il prodotto finale. Senza contare la sceneggiatura che manca, molto spesso, di quel ritmo incalzante che tanto va cercando, attingendo ad uno stile adottato in passato già da altri registi - vedi Scorsese - in opere ben più riuscite. Detto questo, il film merita di essere visto. E' un opera piacevole, e non è un caso che sia uscito nel periodo estivo, quando le sale sono esclusivamente popolate da film di natura commerciale. Jersey Boys non è assolutamente un film commerciale. E' una commedia leggera, con qualche sfumatura drammatica, molto più vicina ai classici del cinema d'autore. Un film adatto a tutti, con alcuni spunti interessanti e divertenti.